Teramo: braccia incrociate all’Imr Industriale Sud contro lo svuotamento dello stabilimento

A Teramo i dipendenti dell’Imr Industriale Sud dalle 5,30 di domani incroceranno le braccia: saranno in picchetto fuori all’azienda per dire no allo svuotamento dello stabilimento teramano e lanciare un sos alle istituzioni affinché si attivino con l’apertura di un tavolo unitario che veda insieme Regione, impresa e sindacati

 A preoccupare i 530 dipendenti, e con essi i sindacati, ci sono le azioni che l’azienda sta mettendo in atto da qualche tempo nella direzione di una graduale delocalizzazione di progetti e macchinari verso gli stabilimenti, di recente acquisizione, di Jesi e Rieti. I più preoccupati sono i circa 140 dipendenti cosiddetti “somministrati” che, con contratti settimanali, lavorano per la Imr Industriale Sud. Cgil, Ugl e Uil, al fianco dei lavoratori in queste fasi delicate, temono una perdita di centralità del sito abruzzese col graduale svuotamento di produzioni e macchinari. Gli operai chiedono chiarezza sui reali progetti della società e attenzione da parte delle istituzioni.

  

Barbara Orsini: