Teramo: chiesto alla Regione di non tagliare l’offerta scolastica provinciale

Si è svolto presso la Sala Consiliare di via Milli il tavolo per il dimensionamento scolastico. In un clima di ampia collaborazione, la proposta del presidente D’Angelo di chiedere alla Regione Abruzzo, competente in materia, di preservare l’identità delle singole istituzioni scolastiche, scongiurando tagli che inevitabilmente potrebbero colpire le offerte formative, è stata ampiamente condivisa

Un tavolo svoltosi alla presenza delle rappresentanze delle dirigenze, del direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Teramo, la prof.ssa Clara Moschella, del consigliere delegato all’edilizia scolastica, Luca Lattanzi, del sindaco di Teramo, D’Alberto, della vice-sindaca del comune di Teramo, Stefania Di Padova, del prof. Marco Pompa referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Niccolò D’Elpidio in rappresentanza della Consulta Provinciale degli Studenti e delle rappresentanze sindacali del comparto scuola.

“La Provincia di Teramo si opporrà al taglio delle dirigenze, difendendo la territorialità, la peculiarità, e la grandezza artistica e culturale che diverse scuole, come quella di Castelli, rappresentano per il nostro territorio – ha dichiarato il presidente D’Angelo a margine dell’incontro-. Già altissimo il sacrificio che la Scuola nel nostro territorio ha pagato, negli anni passati, così come quello ci ha visti penalizzati di altre importantissime sedi di realtà istituzionali, quali, solo per citarne alcuni, la Banca d’Italia e la Camera di Commercio, fino ad arrivare allo smembramento del Collegio elettorale, che mortifica il senso stesso della nostra presenza politica”.

“Auspichiamo che venga applicato un criterio di equità oltre le logiche meramente numeriche, affinché siano anche le altre tre province abruzzesi a farsi carico di questa ulteriore razionalizzazione. È fondamentale, però, che questa nostra posizione sia condivisa e sostenuta da tutte le forze politiche e sociali del territorio, alle quali chiedo sin da ora di impegnarsi concretamente, così come dallo stesso mondo della scuola e dei sindacati, perché quella contro i tagli divenga una battaglia di tutti nell’interesse dei nostri figli”.

Barbara Orsini: