Nella giornata di ieri, tra Teramo, Torricella Sicura, Tossicìa e Basciano, ci sono stati sei tentativi di truffe in danno di anziani. I carabinieri riescono a sventarli tutti
Le modalità, secondo le quali a porre in essere l’inganno per l’anziano, sono state sempre le stesse con, a carattere generale, finti/sedicenti avvocati che chiedono cauzioni per liberare figli o nipoti asseritamente incorsi in incidenti stradali gravi che hanno provocato vittime.
A Torricella Sicura, dove proprio nella giornata antecedente i Carabinieri avevano eseguito un arresto per il medesimo reato, un ignoto, qualificandosi per un avvocato di Roma, chiamava all’utenza telefonica di un’anziana, riferendo che il nipote era rimasto coinvolto in un sinistro stradale grave e che stavano accompagnando suo figlio presso il Tribunale di Teramo e vi era la necessità di avere dei soldi per pagare le spese. La signora veniva trattenuta al telefono per circa un’ora e la conversazione terminava solo dopo che la signora riferiva di abitare vicino alla Caserma dei Carabinieri, che l’avevano avvisata di stare in guardia dai malfattori.
A Tossicìa, un anziano veniva contattato telefonicamente da interlocutore che, qualificandosi come Carabiniere, lo informava di un grave incidente stradale che vedeva coinvolto il figlio. L’anziano riferiva che il figlio si trovava a lavoro e che quanto gli veniva detto non corrispondeva a verità. Il delinquente insisteva che sarebbe stato contattato dai Carabinieri. La telefonata terminava solo dopo che l’anziano comunicava che sarebbe stato egli stesso a chiamare i Carabinieri, che lo avevano messo in guardia su tali tentativi di raggiri.
A Teramo, viale della Resistenza, un anziano veniva contattato telefonicamente da interlocutore che, qualificandosi per Avvocato dell’assicurazione, lo informava di un grave incidente stradale che vedeva coinvolta la figlia e che vi era la necessità di avere dei soldi per pagare le spese e che la consegna poteva avvenire nei pressi del Tribunale. L’anziano riferiva che lui non aveva soldi in casa e che non avrebbe consegnato nulla ed avrebbe avvisato il figlio e i carabinieri, dai quali aveva appreso che nessuno può chiedere soldi in contanti a seguito di sinistri stradali.
A Basciano, un’anziana veniva contattata telefonicamente da persona sconosciuta che la informava di un grave incidente stradale che vedeva coinvolta la figlia. La stessa riferiva all’anonimo che quanto le veniva comunicato non corrispondeva a verità in quanto la figlia l’aveva vista poco prima e che avrebbe avvisato i Carabinieri, chiudendo la conversazione telefonica.
Ancora a Teramo, viale Crispi, un’anziana veniva contattata telefonicamente da persona che si qualificava come Maresciallo dei Carabinieri. Con insistenza chiedeva se la persona con cui parlava fosse la signora X. La donna anche lei insistentemente chiedeva di che Maresciallo si trattasse e, siccome l’interlocutore non pronunciava nessun nome ma alzava il tono di voce dicendo di essere il Maresciallo, la signora insospettitasi chiudeva la conversazione, avvertendo che avrebbe avvisato i Carabinieri e avrebbe accertato l’identità del Maresciallo.
Ancora a Teramo, frazione Sardinara, un’anziana veniva contattata telefonicamente prima da uno sconosciuto, dicendo di essere Maresciallo e poi successivamente da un sedicente Avvocato Rossi che la informava che il nipote era rimasto coinvolto in un incidente stradale e che occorreva una marca da bollo e che, pertanto, si sarebbe dovuta recare in tabaccheria per l’acquisto. La donna passava il telefono al figlio, che, materialmente, si recava presso la tabaccheria rimanendo sempre in linea con l’anonimo interlocutore. Giunto presso la tabaccheria, tuttavia, il malintenzionato chiudeva la conversazione. E’ verosimile che tale manovra fosse finalizzata a lasciare l’anziana sola in casa e colpirla. Per fortuna non si è verificato nulla.