Il carcere di Castrogno è primo in Italia per suicidi. Da gennaio a giugno, secondo l’ultimo rapporto dell’associazione Antigone, tre detenuti si sono tolti la vita nella struttura teramana
L’emergenza suicidi nelle carceri italiane continua a destare preoccupazione, con il penitenziario di Castrogno a Teramo e quello di Poggioreale a Napoli in prima linea. Secondo l’ultimo rapporto dell’associazione Antigone, che monitora lo stato delle carceri in Italia, questi istituti, insieme a quelli di Pavia e Verona, registrano il più alto numero di suicidi dall’inizio dell’anno. Da gennaio a giugno, tre detenuti si sono tolti la vita nella struttura di Castrogno, la più sovraffollata d’Abruzzo, che ospita 400 reclusi, molti dei quali affetti da malattie psichiatriche. La capienza ufficiale è di circa la metà, con solo 144 agenti di polizia penitenziaria in servizio rispetto ai 218 previsti.
Questa situazione riflette una crisi più ampia che affligge molte carceri italiane. Nonostante i recenti decreti-carcere, l’ultimo dei quali ha suscitato polemiche politiche, non sembrano esserci soluzioni efficaci per il sovraffollamento. Anche il Consiglio d’Europa ha espresso grande preoccupazione, chiedendo al governo italiano di adottare misure urgenti. A Castrogno le vittime includono Jeton Bislimi, un macedone di 34 anni accusato di tentato omicidio, Patrick Guarnieri, un ventenne di etnia rom incarcerato per furto, e Giuseppe Santoleri, un pensionato di 74 anni condannato per omicidio.
E questo tragico bollettino potrebbe purtroppo allungarsi nel corso del 2024. Il sindaco di Teramo D’Alberto ha inoltre annunciato che, come presidente dell’Anci Abruzzo, sta lavorando in stretta sinergia con gli altri primi cittadini per portare all’attenzione del Governo anche le criticità riscontrate nelle altre strutture carcerarie regionali.