A Teramo una maxi rissa tra detenuti magrebini e romeni è scoppiata nel terzo reparto del carcere di Castrogno. Gli autori delle violenze, una decina, si sono presi a colpi di sgabelli, piedi dei tavoli e lamettate in particolare all’altezza della testa e sul collo, di questi due detenuti sono stati maggiormente feriti ma per fortuna non è stato necessario il trasporto in ospedale
A denunciare l’accaduto il sindacato del SINAPPE: i disordini si sono protratti per diverse ore anche con l’incendio di due camere di pernottamento, con l’intento dei detenuti di far aprire le porte per continuare la colluttazione. La situazione è degenerata dopo giorni di tensione alimentata dall’arrivo di parecchi detenuti allontanati dagli istituti laziali per motivi di ordine e sicurezza e tutti concentrati a Teramo. Per il sindacato sono state messe a dura prova quelle poche unità che quotidianamente cercano di garantire l’ordine e la sicurezza dei reparti detentivi sovraffollati (solo due in una sezione con 100 detenuti, anche di questo calibro) e a rendere più drammatica la situazione: non è stato disposto il trasferimento immediato dei responsabili (come di norma avviene in altre carceri).