Dopo un lavoro di lungo restauro è stato riconsegnato alla città di Teramo il Polittico “L’incoronazione della vergine” capolavoro del 1400 realizzato da Jacobello del Fiore. Ad oggi 21 le chiese riconsegnate ai fedeli
La riconsegna della preziosa opera è avvenuta durante l’evento organizzato dalla Curia alla presenza di numerose istituzioni. Alla cerimonia doveva prendere parte anche il ministro alla Cultura Sangiuliano ma a causa di un impegno improvviso ha partecipato in video collegamento. Il restauro, finalizzato alla stabilizzazione della struttura e al ripristino della cromia originaria, è iniziato nel dicembre 2019 e si sarebbe dovuto interamente svolgere all’interno del Duomo ma il sopraggiungere della pandemia ha invece reso necessario il trasferimento dell’opera a Roma, nel laboratorio della ditta che ha eseguito l’intervento. Un lavoro di riqualificazione importante, che restituisce un’opera preziosa per la storia locale e regionale. Il nuovo allestimento in duomo, frutto di una scelta condivisa col capitolo della cattedrale, garantisce la valorizzazione del bene in sicurezza. Nella cappella del Sacro Cuore il polittico è ancorato a una struttura in cartongesso verde petrolio su cui risalta lo splendore cromatico dell’opera, firmata “Jacobello de Flore pinxit”.
Sono 181 le chiese della provincia di Teramo danneggiate dal sisma del 2016-17. Di queste, 21 sono state riaperte al termine dei lavori di restauro, riparazione e rafforzamento antisismico. Il totale degli interventi previsti attraverso le varie programmazioni che si sono succedute in questi anni da parte della Struttura commissariale è pari a 91, per un finanziamento programmato di 45,8 milioni di euro. In base ai dati più aggiornati della Struttura, gli interventi attualmente in corso sono 15, mentre 26 sono quelli in attesa di approvazione da parte degli Enti preposti: per tutti questi è prevista la cantierizzazione entro la primavera del 2024.
“Tra gli edifici di culto del teramano che sono tornati ad ospitare i fedeli c’è anche Santa Maria Assunta, la prima cattedrale riaperta nel cratere dopo il sisma del 2016, che oggi è tornata ad ospitare, dopo il restauro, il mirabile polittico di Jacobello del Fiore. Oggi pomeriggio poi, alle chiese del teramano riparte al culto se ne aggiungerà un’altra di particolare importanza per questa città. Si tratta della trecentesca Chiesa di San Domenico, di cui sono stati conclusi i lavori di riparazione e rafforzamento”. Lo dichiara Guido Castelli Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016 che questa mattina, insieme al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, si è collegato in diretta per portare il suo saluto in occasione della riesposizione al pubblico del polittico del duomo di Teramo.
“È stato un vero piacere – aggiunge Castelli – aver potuto partecipare insieme al Ministro Gennaro Sangiuliano, al Presidente Marsilio e a tutta la cittadinanza a questa giornata particolarmente significativa di rinascita, che mette in evidenza i valori artistici, culturali e spirituali di Teramo. Per gli edifici di culto, così come per la ricostruzione pubblica e privata, l’obiettivo è quello di continuare a lavorare in sinergia, a una velocità sempre crescente, per tornare a dare a Teramo e al suo territorio una condizione di piena normalità. A tale riguardo è doveroso sottolineare l’importanza della collaborazione costante con il Presidente Marsilio, decisivo nella gestione del percorso di ricostruzione”.