Sono circa un centinaio i profughi ucraini ospitati in un hotel ai Prati di Tivo, tra questi 45 ci sono anche diversi bambini. Chiedono di essere trasferiti a Pineto dove si trovano altri loro concittadini
Sono arrivati qualche giorno dopo esser stati portati via grazie ai corridoi umanitari dall’acciaieria Azovstal di Mauriupol. Nei loro occhi c’è ancora la paura della guerra che non riescono a cancellare, per questo chiedono aiuto: hanno bisogno di psicologi ma anche medici per essere seguiti in questa delicata fase. Assistenza che nonostante il grande lavoro fatto dal personale dell’hotel in cui sono ospitati non basta, per questo chiedono di essere trasferiti a Pineto dove si trovano altri loro concittadini ma soprattutto il mare, che per loro rappresenta molto. Storie forti difficili anche solo da ascoltare: leggere negli occhi di queste persone il dolore che ha portato la guerra è un qualcosa che lascia il segno a chiunque.