Un medico di Valle Castellana in servizio alla Guardia medica del paese è stato brutalmente aggredito all’esterno del suo ambulatorio. All’origine dell’episodio, ricostruiscono i media locali, ci sarebbe la richiesta, avanzata dal medico a un gruppo di giovanissimi, di non urinare nei pressi della struttura sanitaria
Per tutta risposta, uno dei ragazzi lo avrebbe preso a calci e a pugni, provocandogli la frattura di un’orbita, del setto nasale, di due costole e della spalla. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei Carabinieri, che avrebbero già identificato l’aggressore, un ventenne. Sulla vicenda interviene anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che porge al medico “la solidarietà
dell’intera Giunta regionale per l’aggressione subita mentre stava svolgendo il turno di guardia medica a Valle Castellana. I presidi medici nelle zone di montagna – afferma il governatore –
rappresentano un riferimento importante per le popolazioni delle aree interne. Mi auguro che le indagini dei carabinieri portino presto all’individuazione del responsabile”.
Piena e totale solidarietà al dottor Maurizio Doroni, medico di continuità assistenziale, che sabato notte è stato aggredito durante lo svolgimento di un turno nella sede di Valle Castellana. Non è purtroppo il primo caso di violenza su operatori sanitari all’interno del luogo di lavoro. “Siamo fortemente rammaricati per quanto accaduto nella sede di guardia medica di Valle Castellana – dichiara Franco Santarelli, direttore generale facente funzione della Asl di Teramo – Simili comportamenti vanno condannati e stigmatizzati dalla stessa comunità locale. Non è accettabile che chi si adopera per garantire risposte ai bisogni di salute in un qualsiasi contesto si trovi ad essere vittima di violenza”. Essendo Valle Castellana una zona disagiata in cui è difficile trovare personale medico disponibile, alla Asl è impossibile allo stato attuale reperire altri medici di continuità assistenziale per cui il turno di guardia medica rimarrà scoperto nei prossimi giorni.
Sull’aggressione interviene Valentina Antonacci (Fimmg Teramo): “Sedi prive della necessaria sicurezza, subito misure a tutela dei medici”
“L’aggressione al collega di guardia a Valle Castellana, ennesimo grave episodio di violenza a danno dei medici addetti al servizio di continuità assistenziale, è la dimostrazione di come le sedi in cui operiamo siano prive degli standard sufficienti a garantire l’incolumità degli operatori”. A dichiararlo è Valentina Antonacci, segretario provinciale e vicesegretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale. Mi riferisco, in particolare – continua Antonacci – ai requisiti previsti dall’allegato 4 dell’Accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici di medicina generale e il Servizio sanitario nazionale, che prevede, tra le altre cose, la presenza di un impianto di allarme collegato con le forze dell’ordine, porte di accesso blindate, la vigilanza armata e sistemi di videocitofono e videosorveglianza nelle sedi maggiormente a rischio oltre che inferriate alla finestra per le sedi a piano terra. Esprimiamo solidarietà al collega brutalmente e vigliaccamente aggredito mentre svolgeva il suo lavoro – conclude il segretario provinciale della Fimmg – e torniamo a chiedere, come peraltro già fatto in altre occasioni in questi anni, che siano prese dalle autorità e dagli enti competenti misure tali che simili episodi non si ripetano più”.
Per Matteucci (UGL): “Ancora un’aggressione ai danni di un operatore. Intervenire per evitare tragici eventi”. “Il tema della sicurezza degli operatori all’interno ed all’esterno delle strutture sanitarie e sul territorio è una battaglia prioritaria della Ugl Salute Nazionale che a Teramo abbiamo raccolto e riproponiamo con forza” dichiara Stefano Matteucci, Segretario della UGL Salute Teramo. “Ora siamo a commentare – prosegue il sindacalista – l’ennesimo barbaro episodio che vede coinvolto un professionista di guardia medica del territorio Teramano che è stato brutalmente aggredito tanto da subire la frattura del setto nasale, di un’orbita e di due costole, da parte di un uomo entrato nel suo studio a volto coperto. Diciamo ancora una volta che alzare il livello di sicurezza è d’obbligo e che bisogna assumere tutti provvedimenti perché si evitino eventi tragici e non si debba pagare un prezzo più alto. La UGL Salute Teramo esprime la massima solidarietà al Dottor Doroni” conclude Matteucci.