L’indagine della Corte dei Conti sulla ricostruzione post sisma 2016 “è la prima analisi approfondita sulla gestione pubblica dei processi di ricostruzione post-sisma. La relazione restituisce un quadro completo di quanto è stato fatto e indica le principali linee di azione da mettere in atto per garantire nel futuro un’amministrazione ancora più efficiente di un’operazione difficilissima”. A dirlo è il commissario straordinario, Giovanni Legnini, commentando la delibera della magistratura contabile pubblicata oggi.
“Ringrazio la Corte per il prezioso lavoro svolto e per l’interlocuzione avuta nel corso dell’indagine, condividendo l’auspicio per un’ulteriore accelerazione del processo in atto, dopo la positiva inversione di tendenza dell’ultimo anno e mezzo puntualmente registrato nella relazione”, ha aggiunto Legnini.
“Le conclusioni che essa trae dall’analisi dei dati sulla ricostruzione privata danno atto della forte accelerazione che c’è stata a partire dal secondo semestre del 2020, grazie alla semplificazione della normativa e delle procedure, mentre sul
fronte delle opere pubbliche – ha sottolineato Legnini – si riconosce il grande sforzo fatto per la stima dei danni e la
programmazione degli interventi. Condivido totalmente l’invito della Corte ad analizzare con maggior attenzione, in
prospettiva, anche in sede legislativa, l’opportunità di individuare modelli organizzativi e procedurali adeguati e stabili per una gestione più efficace delle ricostruzioni, migliorandone anche il collegamento con le fasi di emergenza”.“Si tratta d’altronde proprio dei temi della necessaria riforma delle ricostruzioni post-sisma nella direzione del varo di un
codice delle ricostruzioni, già all’esame del Governo e del Parlamento”, ha concluso il commissario.