Un risarcimento economico ai parenti delle vittime del terremoto del’Aquila del 2009 e di quello di Amatrice del 2016, nonché il collocamento obbligatorio per orfani e coniuge. E’ quanto prevede una proposta di legge del Pd.
La proposta di legge è stata illustrata, in una conferenza stampa, dal capogruppo Graziano Delrio e dai deputati Stefania Pezzopane, Chiara Braga e Fabio Melilli. La proposta, in due articoli, prevede innanzitutto che per ciascuna vittima sia attribuita ai familiari una somma complessiva non inferiore a 200.000 euro che è determinata tenuto conto anche dello stato di effettiva necessità. La spesa complessiva calcolata è di 20 milioni. Il secondo articolo estende ai familiari delle vittime dei terremoti le disposizioni relative al diritto di collocamento obbligatorio riguardanti le vittime del terrorismo. Pezzopane e Braga hanno ricordato come in passato siano stati bocciati gli emendamenti del Pd che proponevano queste misure, cosa che ha spinto il gruppo a farne una proposta di legge organica. Melilli ha chiesto a tutti i gruppi di firmare così da far approvare il provvedimento in occasione del decennale del sisma dell’Aquila, che ricorre il 6 aprile: “Non vogliamo essere i primi firmatari, possono porre la firma prima della nostra: non conta il podio ma il risultato”. Alla conferenza stampa erano presenti anche alcuni esponenti delle Associazioni delle vittime, tra esse Mario Sanna, padre di Filippo, morto a 23 anni ad Amatrice, che ha chiesto l’istituzione di un Fondo nazionale per tutte le vittime di ogni evento calamitoso.
“Mi fa piacere che dopo 10 anni e troppi governi, il Pd si sia accorto di non aver mai preso in considerazione le vittime dei terremoti e i loro familiari superstiti, dopo aver bocciato tutte le nostre proposte quando erano al governo. Il modo di passare dai ‘non fatti’ alle ‘parole’. Peccato che l’idea arrivi dopo che in questi mesi, nei vari incontri pubblici, ho sottolineato che finora è stata finanziata solo la ricostruzione di cose e non di vite, che occorre attenzione ai familiari delle vittime e a coloro che dal terremoto hanno subito danni fisici irreversibili. Sul dolore delle persone è spregevole farsi campagna elettorale”. Così Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione post terremoto. “Il terremoto e le sue conseguenze sono questioni troppo importanti perché chi non ha fatto nulla fino ad ora si arroghi il diritto di aprire bocca solo per avere un minimo di visibilità – aggiunge -. Lo abbiamo dimostrato con le vittime di Rigopiano che questo governo passa dalle parole ai fatti. E lo faremo anche in questo caso, dalle parole ai fatti, abbiamo già una proposta al vaglio dei tecnici”.