Respinto il ricorso della Federazione italiana di atletica leggera presentato per Gaia Sabbatini: rallentata e, dunque, danneggiata da una caduta di altre due atlete nella semifinale dei 1.500 metri.
Svanisce la piccola speranza di entrare nella finale olimpica dei 1500 metri a Tokyo 2020 per Gaia Sabbatini: la Fidal si è mossa dopo l’eliminazione dell’azzurra in una delle due semifinali (chiusa all’ottavo posto con il tempo di 4’02″25 ). La federazione italiana ha, infatti, presentato ricorso perché nella sua prova la Sabbatini è stata rallentata – e dunque danneggiata – da una caduta di altre due atlete. Fiato sospeso interrotto dall’ASD Atletica Gran sasso Teramo: il ricorso è stato respinto! “Gaia non andrà in finale, ma va bene così”.
Ottava con il tempo di 4’02″25 nelle semifinali dei 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo2020, l’azzurra è rimasta fuori dalla finale. Dopo aver ottenuto il lasciapassare per le semifinali dei 1500 alle Olimpiadi di
Tokyo, questa mattina l’abruzzese Gaia Sabbatini ha messo a segno, nonostante l’esclusione dalla finale, una prestazione strepitosa chiudendo con il suo nuovo personal best (4’02″25), secondo risultato italiano di tutti i tempi sui 1500 m dopo Gabriella Dorio dal 1984. La caduta di due atlete, dopo circa 800 metri di corsa, finisce per danneggiare l’atleta teramana, determinando una frattura nel gruppo che non potrà più essere saldata.
Nella pallanuoto l’Italia di Di Fulvio finisce ko con la Serbia 6-10 mentre nel beach volley Paolo Nicolai e Daniele Lupo si arrendono ai quarti 2-0 alla coppia del Qatar.