Covid: Claudio D’Amario, direttore del dipartimento Sanità della Regione, illustra i dati aggiornati: “Sono accettabili, almeno per ora l’Abruzzo non rischia il passaggio da zona bianca a zona gialla”.
La domanda è quanto mai attuale, visto quello che sta accadendo in Sicilia: l’Abruzzo rischia la retrocessione, cioè il passaggio da zona bianca a zona gialla? L’Abruzzo, almeno per ora, non è tra le regioni a rischio immediato, come la Sicilia, tuttavia è inserita tra quelle a rischio moderato. Il direttore del dipartimento sanità della regione Abruzzo Claudio D’Amario, illustra i dati aggiornati:
“Sono ancora accettabili i numeri dell’Abruzzo. La vaccinazione sta proteggendo, i ricoverati prevalentemente sono o non vaccinati o con patologie che espongono alle infezioni. Abbiamo 14 ricoverati in terapia intensiva in tutta la regione, di una rete che può essere espansa fino a 200 posti letto. Il parametro del 10% scatterebbe intorno al 18/20%. Percentuale ancora più bassa in area medica, perché siamo intorno al 5%”.
Sono 10 Regioni e le province autonome che risultano classificate a rischio moderato, secondo quanto si apprende, nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute e la Sicilia, che dovrebbe diventare gialla da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con “un’alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni”. Le restanti
11 Regioni risultano classificate a rischio basso. In Abruzzo un po’ di apprensione c’è. Oltre alla Sicilia, che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda infatti Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, Valle d’Aosta e, appunto, l’Abruzzo.