Covid Abruzzo. Alberto Albani, referente sanitario regionale per le emergenze, a capo della task force: “Ci sono forti criticità nel tracciamento e grandi difficoltà quotidiane a gestire e prendere in carico, nei tempi previsti, le segnalazioni di casi sospetti o di casi confermati, anche con il solo test rapido antigenico. Invitiamo i cittadini alla massima collaborazione”.
“L’attuale situazione di forte espansione della curva epidemica, sostenuta dalla nuova variante Omicron, sta determinando forti criticità sulle capacità di tracciamento del Servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica (Siesp): grandi sono le difficoltà quotidiane a gestire e prendere in carico, nei tempi previsti, le numerosissime segnalazioni di casi sospetti o di casi confermati, anche con il solo test rapido antigenico”. Lo afferma il referente sanitario regionale per le emergenze della Regione Abruzzo, Alberto Albani, a capo della task force sul Covid-19, invitando i cittadini “alla massima collaborazione”.
L’Abruzzo mostra numeri in rapidissima crescita, con l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti che ha superato quota 1.100. Il referente raccomanda, “in caso di comparsa di sintomi sospetti, similinfluenzali”, di adottare immediatamente “comportamenti individuali di distanziamento, mascherine Ffp2, autoisolamento fiduciario, evitando di avere contatti, soprattutto con persone fragili e di partecipare ad eventi già prima della conferma diagnostica” e di “informare il proprio medico curante”.
“Qualora il sospetto fosse confermato, anche solo con un test antigenico in farmacia”, Albani ricorda che è necessario “comportarsi immediatamente come caso Covid, con isolamento domiciliare. I contatti del caso positivo, anche solo con antigenico, debitamente avvisati – aggiunge Albani – devono adottare misure di quarantena fiduciaria, anche prima che la stessa sia disposta ufficialmente dalla Asl, evitando di ricorrere immediatamente al test antigenico, soprattutto se asintomatici, prima di 5/6 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il positivo”.
Coloro per i quali dal 31 dicembre non è più obbligatoria la quarantena in caso di contatti con positivi, cioè chi ha ricevuto la terza dose o la seconda da meno di 120 giorni, oltre ad indossare mascherine Ffp2 per dieci giorni devono comunque evitare “rapporti con soggetti fragili o occasioni conviviali”. Si raccomanda, infine, di “evitare di sovraccaricare le linee telefoniche e le caselle email dei Siesp”.
Nello scusarsi per “per le eccessive attese indipendenti dalle nostre volontà”, il referente per le emergenze invita i cittadini “alla massima collaborazione e pazienza; eventuali criticità – conclude – devono essere inviate agli uffici Urp che provvederanno a girare le segnalazioni ai Siesp”.