La Nuova Pescara diventa cantiere nazionale a cui potranno essere assegnati 105 milioni di euro in dieci anni grazie all’emendamento proposto dal presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato Luciano D’Alfonso e approvato all’unanimità.
L’emendamento assegna ai comuni che hanno avviato la fusione, che hanno popolazione superiore a 100 mila abitanti, 10 milioni di euro all’anno per dieci anni e cinque milioni per il 2023 che complessivamente diventano 105 milioni. La Nuova Pescara prevede la fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore che hanno complessivamente più di 192mila abitanti e coinvolge circa 94 Kmq di superficie. l
Il presidente D’Alfonso parla di <Un risultato irripetibile che permette di fare le prime dieci mosse fondamentali. La nuova Pescara diventa un cantiere di intrapresa e Eta Beta batte quattro a zero Giamburrasca. Adesso si può procedere con discernimento e risolutezza, senza frettolosità commerciale ed ingannevole da Vanna Marchi. Un emendamento che accanto alla Nuova Pescara permette di prendere per mano i nuovi cittadini adriatici. Venerdì conferenza stampa per spiegare la sicurezza del cantiere della Nuova Pescara e soprattutto la naturalezza dei suoi doveri e dei suoi diritti>.
Ecco l’emendamento in questione:
Articolo 37 bis, all’articolo 20, comma 1-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, numero 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, numero 135, dopo il comma 1bis è aggiunto il seguente 1 ter: a decorrere dall’anno 2024, il contributo straordinario a favore degli enti di cui al comma 1 è commisurato al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non superiore a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario in caso di enti con popolazione complessivamente inferiore a 100.000 abitanti e in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti.
Con decreto di natura non regolamentare del ministero dell’Interno, sentita la conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono disciplinate le modalità di riparto del contributo, prevedendo che in caso di fabbisogno eccedente le disponibilità sia data priorità alle fusioni o in corporazioni aventi maggiori anzianità e che le eventuale disponibilità eccedenti rispetto al fabbisogno determinato ai sensi del primo periodo siano ripartite a favore dei medesimi enti in base alla popolazione al numero dei comuni originari.
Ai comuni con popolazione complessivamente superiori a 100.000 abitanti per i quali risulti in corso, nel periodo di vigenza dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, e successivamente prorogato al primo gennaio 2023, un procedimento di fusione, ai sensi dell’articolo 15 comma 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267, è assegnato un contributo di 5 milioni di euro per l’anno 2023 da ripartire in proporzione alla popolazione. All’onere di cui al primo periodo pari a 5 milioni per l’anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Approvato l’emendamento di D’Alfonso per Nuova Pescara: 105 milioni in 10 anni per far decollare la fusione: ora servono i piloti.
Il segretario del Partito Democratico di Pescara Antonio Caroselli sottolinea in una nota che <La notizia dell’approvazione questa notte dell’emendamento voluto dal senatore Luciano D’Alfonso ci esalta enormemente e obbliga tutti, ognuno al proprio livello, ad accorciarsi le maniche per far partire senza più rinvii il “cantiere” della Nuova Pescara. Ora non esistono più scusanti per far trascorrere il tempo invano.
L’emendamento approvato nel cuore della notte nelle Commissioni riunite 6 ͣ e 10 ͣ – nell’assegnare priorità nello stanziamento dei fondi ai processi di fusione con “maggiore anzianità” e con “popolazione complessivamente superiore ai centomila abitanti” – destina 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni per i successivi 10 anni alla realizzazione del progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, per un totale di 105 milioni di euro>.Il coordinatore del circolo PD Nuova Pescara Umberto Coccia aggiunge che <Per dirla con D’Alfonso che ama molto pescare similitudini dall’immaginario collettivo, non stiamo parlando di spiccioli per gli scansafatiche alla Gian Burrasca, che rimandano sempre per non fare i compiti, ma di dieci potentissime iniezioni di carburante, una all’anno per dieci anni, per far decollare e sostenere in volo il gran lavoro di carpenteria politica e amministrativa che va messo in opera subito.
E’ come se l’emendamento del senatore D’Alfonso avesse assegnato al progetto di fusione della Nuova Pescara il suo Stradivari. Cominciare a suonarlo da subito, in una esecuzione di squadra che richiede abilità a tutti i livelli, discernimento e risolutezza, è la grande scommessa non più rinviabile e la cui vittoria parte favorita grazie all’emendamento approvato domenica notte>.L‘avvocato Francesca Carnoso, portavoce del Circolo PD Nuova Pescara afferma che si tratta di <Una straordinaria iniezione di liquidità a favore dell’avvio concreto e fattivo di tutte le attività preliminari e funzionali all’avvio del processo di fusione dei tre comuni della Nuova Pescara le cui gambe oggi sono più solide che mai per i necessari passi da compiere, con attenzione massima e tempistiche curate, per la costruzione della nuova identità adriatica. L’emendamento a firma del Senatore Luciano D’Alfonso nell’assegnare priorità nello stanziamento di fondi ai processi di fusione aventi “maggiore anzianità” scioglie definitivamente ogni spauracchio in rinvio del processo derivante dalla mancanza di fondi.
Si lavori ora collettivamente nei rispettivi livelli di governo perché queste risorse, ben 105 milioni di euro ( 5 milioni di Euro già solo per l’anno 2023 e 10 milioni di Euro per i successivi 10 anni) così sapientemente individuate, siano rilasciate sul territorio con la consapevolezza del fare responsabile>.