Testi pieni zeppi di riferimenti all’uso e allo spaccio di droga come fonte di facile guadagno per il “trapper” Sfera Ebbasta, sul quale la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo.
Lo riferisce il Quotidiano “Il Centro” stamane in edicola parlando di una denuncia partita da due senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni, i quali hanno intanto scelto la Procura pescarese come prima destinataria dell’esposto in riferimento al concerto tenuto la scorsa estate all’Ex Cofa, ma sono pronti a coinvolgere altre Procure italiane dove il giovane artista si è esibito. Sfera Ebbasta, al secolo Gionata Boschetti, è salito agli onori della cronaca, di recente, per la tragedia di Corinaldo, alle porte di Ancona, dove persero la vita 6 persone, quasi tutte giovanissime, per il panico scaturito dall’uso di uno spray la peperoncino, nel fuggi fuggi generale, il crollo di una pensilina e la morte sotto la calca di 5 ragazzini tra i 14 e i 16 anni e di una giovane mamma. Tutti erano lì per assistere ad un performance che, tra l’altro, non c’è stata perchè Sfera Ebbasta stava tenendo un concerto a Rimini. Secondo quanto riferisce Maurizio Cirillo su “Il Centro” il procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi avrebbe comunque disposto la fase istruttoria, in attesa di sviluppi magari provenienti da altre Procure, e non è escluso che il “trapper” venga convocato a Palazzo di Giustizia per essere ascoltato. La denuncia si basa sull’articolo 82 della Legge 309 del 1990, in base al quale va perseguito chiunque pubblicamente istiga all’uso illecito di sostanze stupefacenti o faccia attività di proselitismo per tale uso ovvero induce una persona all’uso medesimo, e da questo punto di vista, secondo i querelanti, sono numerosi i riferimenti nelle canzoni dell’artista al quale va anche il record di album venduti nel 2018.
Intanto intervengono i Radicali che, invece, parlano di “atto di sciacallaggio.”
“Una denuncia contro il cantante Sfera Ebbasta per istigazione all’uso di droghe, come quella presentata dai senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni, rappresenta un’iniziativa di sciacallaggio a rimorchio di una tragedia come quella della discoteca Lanterna Azzurra”. Lo afferma, in una nota, Antonella Soldo, tesoriera di Radicali Italiani. “L’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Pescara avente come oggetto il contenuto dei testi delle canzoni del cantante – aggiunge – è un atto quantomeno controverso. Se il bersaglio è rappresentato dalle ‘frequenti oscenità’ dei testi delle canzoni di Sfera Ebbasta e dai riferimenti ‘all’uso di droghe e allo spaccio, senza mai accennare alle negatività di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo’, allora c’è un’ampia discografia mondiale da portare sul banco degli imputati”, conclude.
Il servizio del Tg8