I contagi aumentano ma le vaccinazioni anti-Covid diminuiscono nonostante l’Abruzzo abbia messo in campo tutti i mezzi necessari per somministrare la quarta dose. Il responsabile della campagna vaccinale della Asl di Pescara Rossano Di Luzio raccomanda agli over 80 e ai fragili di proteggersi dal virus che è ancora pericoloso.
Mentre la crescita delle sottovarianti covid mette sempre più a rischio anziani e fragili ancora senza quarta dose, nei soli hub della ASL di Pescara sono disponibili 36mila vaccini che rischiano di scadere e non essere utilizzati.
Le Asl, su indicazione della Regione, hanno attivato le aperture di altri centri vaccinali e fino a fine luglio ci saranno ancora i medici forniti dalla struttura commissariale. Ma in campo ci sono anche i farmacisti e i medici di famiglia. Insomma un macchina operativa che, rispetto alla prima somministrazione dei vaccini, è pienamente efficiente ma la popolazione abruzzese non coglie le opportunità offerte per salvaguardare la propria salute né quella degli altri.
Il dottor Rossano Di Luzio, direttore dell’Unità Operativa Complessa Organizzazione e Cure Territoriali e responsabile della campagna vaccinale anti-Covid della Asl di Pescara, spiega al Tg8 che < la vaccinazione rimane uno strumento importantissimo per combattere il Covid visto che i contagi sono in crescita, spinti dalle sottovarianti Omicron 4 e 5 ancora più contagiose della Omicron 2. Anche se la pressione ospedaliera è scesa nettamente nelle settimane scorse, il virus continua a circolare. Le persone a rischio corrono ancora pericoli. Nel frattempo la quarta dose è già possibile per gli over 80, i fragili over 60 e gli immunocompromessi di tutte l’età>.
In Abruzzo sono state somministrate 16mila quarte dosi di cui 13.589 agli over 80, pari a oltre l’11% della popolazione di questa età. Per tutte le altre fasce, il dato è giocoforza sotto all’1% di copertura con la quarta dose.
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