Il commissario straordinario Mauro Miccio alla vigilia della presentazione del nuovo insediamento di “Aehra” a Mosciano Sant’Angelo, al Tg8 illustra i risultati raggiunti dalla Zona Economica Speciale Abruzzese e gli obiettivi futuri.
Domani verrà annunciato l’insediamento di Aehra, la nuova azienda italiana fondata da Hazim Nada e Sandro Andreotti, già progettistiti e ideatori di Aero Gravity, la più grande galleria del vento verticale d’Europa, ora impegnati in questa nuova avventura imprenditoriale che rappresenta un risultato importante per l’Abruzzo e la provincia di Teramo in termini occupazionali e ricadute economiche.
Aehra e’ una nuova azienda dall’anima italiana che crea veicoli elettrici fortemente innovativi: auto elettriche che si posizionano sull’alta gamma del lusso e del comfort. La tradizione manifatturiera di questa area, vocata all’automotive e alla lavorazione del carbonio, ha fatto la differenza nella scelta del luogo.
E’ solo una delle novità positive previste per il territorio teramano che nel frattempo entra con 14 comuni nella Zes Unica o nella Zes Sud. Sono Ancarano, Castellalto, Castilenti, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Teramo e Torano Nuovo.
Il commissario Miccio, parlando delle ricadute della Zes Abruzzo sul territorio e di quelle che ci potrebbero essere con la Zes Unica spiega che «Tutti i soggetti hanno fatto attività molto significative e, per quanto riguarda l’occupazione, già oggi abbiamo quasi 200 persone in più su 241 milioni di investimenti che sono stati già realizzati. Sono 30 le comunicazioni preventive per 577 milioni (pratiche presentate e da lavorare). 27 le autorizzazioni uniche, nove quelle rilasciate. 145 milioni di investimenti, 385 le ricadute occupazionali.
Dall’altra parte arriveremo a quasi un miliardo di investimenti e le assunzioni arriveranno fino a 1500 persone. Senza dimenticare le sei opere infrastrutturali che mettono l’Abruzzo al centro della logistica e sostanzialmente dobbiamo fare in modo che questi sei investimenti arrivino a dare prima possibile, cioè entro non oltre il giugno del 2026, quelle infrastrutture a sostegno delle merci e della distribuzione delle merci che vanno per ferrovia, per mare e per strada. Questo lo lascio agli abruzzesi perché tutte le imprese che hanno vinto gli appalti sono tutte di aziende di titolari abruzzesi e quindi l’Abruzzo ha in mano il suo futuro anche sulla logistica e sulle infrastrutture»