Chieti: “Nessun passo indietro su ciò che ho detto”, così il generale Vannacci in campo per le Europee

Il generale Roberto Vannacci è intervenuto oggi a Chieti, in una sala del consiglio Provinciale gremita, per presentare i suoi due libri “Il Coraggio Vince” e “Il Mondo al Contrario”

Il generale Roberto Vannacci, 56 anni, originario della Toscana, 37 anni trascorsi in divisa con l’uniforme dei paracadutisti, al sui attivo numerose missioni di guerra in Somalia, Afghanistan ed Iraq.

“Vado a Bruxelles con lo spirito di cambiare questa Europa che non ci piace, vorrei un’Europa più sovrana, più sicura, dove una donna” italiana possa uscire in qualsiasi posto della sua città senza la paura di essere aggredita o molestata”. Così a Chieti il generale Roberto Vannacci: “Nessun passo indietro su ciò che ho detto, non ho offeso nessuno”

“In campo per un’Europa più identitaria perché volenti o nolenti siamo europei, siamo italiani, ci riconoscono per questo. Io non voglio rinunciare a quelle che sono le mie tradizioni, le mie radici, la mia famiglia e quello che i nostri nonni e i nostri padri hanno fatto per noi”. Vannacci a Chieti a margine della presentazione dei suoi due libri ‘Il coraggio vince’ e ‘Il mondo al contrario’, nella sala del Consiglio provinciale gremita. “Un’Europa anche più ricca perché ci vuole la ricchezza e il benessere, sia per essere ambientalisti, sia per dare i diritti a tutti – ha aggiunto Vannacci. I diritti costano, hanno un costo sociale ed economico, se non si hanno le risorse per poterli mantenere e per poterli offrire rimangono lettera morta. Un’Europa meritocratica dove un giovane possa basarsi solamente sulle proprie caratteristiche, sui propri meriti per riuscire a realizzarsi nel miglior modo possibile. Vorrei che quello che è stato chiamato fino a oggi sogno americano, si trasformi nel sogno europeo e nel sogno italiano. E vorrei anche un’Europa più libera – ha concluso Vannacci – dove nessuno debba più avere paura di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni, dove non ci siano argomenti tabù, dove neanche il Papa debba temere di esprimere quello che pensa perché rischia di essere bacchettato e ostracizzato da minoranze che si sentono offese. Quella è l’Europa che mi piacerebbe e per la quale combatterò fino all’ultimo sangue sugli scranni di Bruxelles e di Strasburgo”.

Un applauso nella sala gremita del Consiglio provinciale dove ha presentato i suoi libri, selfie, strette di mano e autografi sui suoi libri, ma anche una contestazione silenziosa per il generale Roberto Vannacci oggi a Chieti: protagonisti Paride Paci, consigliere comunale di Chieti del Pd, e Alessandra Orlando dei Giovani Democratici i quali, all’esterno del palazzo della Provincia, hanno mostrato un cartello con la scritta “Ricapitolando: disabili nei ghetti, gay tutti malati e donne a casa con gli stracci. Vannacci, tu sai in che classe stai? In quella dei pagliacci”.