Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara, al termine di un’articolata indagine a Collecorvino hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 2 Kg di eroina ed un fucile automatico AK-47 kalashnikov munito di caricatore a “banana” e 80 proiettili calibro 7,62 x 39 mm
Tutto il materiale rinvenuto era stato interrato in prossimità dell’alveo del fiume Fino, con lo scopo di essere recuperato in un secondo momento ed utilizzato per ulteriori fini criminali. L’arma verrà presto inviata presso il RIS di Roma al fine di compiere accertamenti tecnico-balistici, che consentano di verificare la sua compatibilità con fatti di sangue, censiti nelle banche dati. L’eroina, rinvenuta sotto forma di cristalli e di polvere, immessa sul mercato al dettaglio della provincia, avrebbe potuto fruttare la somma di circa centoquarantamila euro.
Le indagini che hanno portato al ritrovamento di armi e droga nel pescarese, riguardano un gruppo di albanesi, di cui molti già in carcere. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di grossisti che riforniscono la piazza
pescarese, ma le condizioni dell’eroina ancora da tagliare farebbero pensare ad un deposito in attesa di essere raffinata in qualche laboratorio. Maggior attenzione viene data tuttavia al kalashnikov ritrovato,
visto che un arma del genere, datata ma in buone condizioni, è stata usata in tempi recenti per altri reati. Le indagini faranno capire se è possibile collegare il mitra con qualche rapina compiuta.