Elezioni Abruzzo: D’Amico “mi assumo piena ed esclusiva responsabilità dell’esito”

Luciano D’Amico arriva a Pescara nella sede del comitato elettorale poco prima delle 11 orario fissato nella notte per la conferenza stampa destinata all’analisi del post voto. “Un’ora fa una telefonata di auguri al presidente Marsilio e ora analisi del voto e opposizione seria”

“Ho chiamato un’ora fa, e mi sono congratulato, il presidente Marsilio assicurandogli una opposizione nell’interesse dell’Abruzzo. Ho percorso 40 mila chilometri per innamorarmi ancora di più di questa nostra terra e ora sono pronto a guidare con gli altri eletti a mio sostegno l’opposizione”. Ha la voce bassa di chi le corde vocali le ha usate tanto per settimane Luciano D’Amico: davanti a lui ancora molti microfoni della stampa nazionale rimasta in Abruzzo dopo la lunga notte elettorale.

Ringrazia tutti coloro che hanno lavorato alla sua candidatura dai più semplici collaboratori ai big della politica nazionali arrivati in Abruzzo per sostenerlo. “Bisogna chiedere agli abruzzesi che non hanno votato cosa li abbia spinti a non farlo ma non possiamo non prender atto anche di questo importante segnale”.

“Non siamo riusciti a convincere specie i giovani che il nostro era ed è un programma all’insegna del loro futuro. Il risultato della provincia de L’Aquila era certo atteso ma non in questi termini”.

” Faremo una opposizione seria sulla base di ciò che abbiamo raccontato e spiegato in campagna elettorale. Quanto all’esperimento del campo largo che si è creato intorno alla mia figura sono lieto che anche a livello nazionale qualcuno parli oggi di modello Abruzzo”.

” Abbiamo parlato agli abruzzesi pensando agli abruzzesi anche quando ci siamo fatti accompagnare dai leader di partito arrivati nelle ultime settimane nella nostra terra. Mi piace pensare che siamo riusciti nella non facile azione di creare una voce unica”.

Alla domanda se abbia mai creduto davvero alla sua vittoria D’Amico risponde: ” Ma certo, questo ci ha dato energie e slanci. Il mio stato d’animo oggi è quello di chi ha guidato un primo passo di una più lunga marcia. Cosa mi hanno chiesto gli abruzzesi? Di porre la massima attenzione a lavoro e sanità”.

“Il risultato è chiaro: un abruzzese su quattro ha votato la coalizione Marsilio, uno su quattro ha votato la nostra coalizione. Ma due abruzzesi su quattro non hanno votato. Questa è la sconfitta più bruciante al di là dei risultati delle coalizioni. Per questo ci impegneremo molto nei prossimi cinque anni”.