Dell’elicottero precipitato, con a bordo cinque persone più l’equipaggio, si erano perse le tracce dai radar nella zona di Apricena, in provincia di Foggia. Nessun sopravvissuto. Mezzi di soccorso anche da Pescara. Aperta inchiesta per disastro aviatorio colposo
La Procura della Repubblica di Foggia, in relazione al disastro aereo verificatosi nella mattinata di ieri ad Apricena (FG) che ha portato alla morte di 7 persone, di cui 2 membri dell’equipaggio e 5 passeggeri, 4 dei quali di nazionalità slovena, ha aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di disastro aviatorio colposo ed omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. Le relative indagini sono affidate al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e, per quanto di specifica competenza, oltre alla nomina di consulenti tecnici dell’Autorità Giudiziaria per gli aspetti medico-legali e per le questioni aeronautiche, come da protocollo in essere previsto in tali casistiche, è stata altresì attivata l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, che ha avviato parallelamente le relative procedure derivanti dal proprio ordinamento.
L’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ovviamente coperta dal segreto investigativo, servirà ad accertare le possibili cause di tale tragico evento, anche al fine di rilevare eventuali profili di responsabilità penale nei confrontarsi di soggetti a vario titolo coinvolti. Per gli aspetti di rango amministrativo-istituzionale sono già intervenute le comunicazioni previste di Legge con l’Autorità Amministrativa e l’Autorità Consolare di riferimento.
Anche unità operative partite da Pescara per le ricerche dell’elicottero scomparso e risultato poi precipitato nella mattinata di ieri ad Apricena, durante un collegamento in volo tra le isole Tremiti e Foggia. Una tragedia costata la vita a sette persone: i due membri dell’equipaggio, un medico del 118 e una famiglia slovena con due bambini che stava trascorrendo le vacanze in Puglia.
Quando dopo le 9:30 si sono persi i collegamenti radio dell’elicottero della società Alidaunia, da Pescara si è alzato in volo un elicottero dei Vigili del fuoco mentre dall’aeroporto Liberi, base aerea militare, è decollato un Atr42 della Guardia costiera per contribuire alle ricerche del velivolo scomparso dai radar.
Le cause del disastro sono ancora tutte da accertare: sui resti dell’elicottero e sulla scatola nera saranno effettuati accertamenti tecnici e l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un team investigativo. Anche la procura di Foggia ha aperto una inchiesta per disastro colposo aviatorio.
L’elicottero era partito dall’arcipelago delle Diomedee dopo le 9.00 con condizioni non buone, tanto che su tutta la Capitanata c’era allerta gialla della protezione civile per temporali. Verso le 9.40 il velivolo è sparito dai radar e immediatamente e scattato l’allarme. Da quel momento in poi sono partite le ricerche alle quali hanno preso parte tre elicotteri dei carabinieri, 40 militari tra cui i “Cacciatori di Puglia” e gli uomini della Protezione Civile. Alle 13 poi il ritrovamento della carcassa in località Castel Paganoagro, alle porte di Apricena, in un’area rurale particolarmente impervia nella zona Est del Gargano.
Al loro arrivo, i soccorritori hanno trovato sei corpi tra le lamiere del relitto, mentre uno, quello del medico, Maurizio De Girolamo , di 64 anni, era stato sbalzato fuori dell’abitacolo.