L’Abruzzo è penultimo tra le regioni italiane nella spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che in Italia vale in totale circa 36 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea che coprono l’andamento delle allocazioni fino al 31 dicembre 2022
Alla fine dell’anno scorso, la spesa certificata della Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a circa 153 milioni di euro su circa 275 milioni, cioè il 56 % del fondo per il periodo di programmazione 2014-2020. Un livello superiore soltanto a quello fatto registrare dalle Marche (il 53%). All’Abruzzo restano quindi da spendere e rendicontare entro la fine dell’anno 122 milioni di euro, risorse che altrimenti potrebbero essere perse.
Anche per quanto riguarda l’assorbimento del Fondo sociale europeo – per il quale l’Italia dispone complessivamente di circa 23 miliardi – l’Abruzzo appare in ritardo e si ferma al terzultimo posto della classifica delle regioni italiane, avendo speso solo il 62% del fondo, ossia 85 milioni su circa 138. Dai dati esaminati emerge inoltre che complessivamente le regioni italiane hanno speso in media il 75% (circa 25 miliardi di euro) delle risorse Ue, mentre i programmi nazionali si sono fermati al 43% (circa 13 miliardi). Per questi ultimi la situazione appare particolarmente critica poichè restano ancora da spendere oltre 10 miliardi entro la fine dell’anno per scongiurare il rischio di dover rinunciare per sempre a fondi sempre più preziose alla luce delle ristrettezze che si stanno profilando per il bilancio nazionale anche a causa del ripristino delle regole Ue sui conti pubblici.