L’Aquila: dall’Abruzzo uno studio per il neo popolamento delle aree interne

“50 visioni Comuni. Il neo popolamento dell’Italia tra tentativi e buone pratiche”. Un volume che si inserisce nelle attività di Officina Italia, progetto di Carsa, Symbola e Hubruzzo che costituiscono l’osservatorio nazionale di Officina Italia.

Si tratta di una ricerca che prende in esame progetti di sviluppo locali già in atto e nuove idee di neopopolamento, rigenerazione, riuso e riattivazione. Argomenti trattati nell’incontro ospitato nel Gran Sasso Science Institute con relatori di prim’ordine. 50 nuove pratiche, in sostanza, che potranno anche ispirare i sindaci italiani impegnati nella ricostruzione e coloro che lottano contro la desertificazione dei territori con uno sguardo molto attento al Pnrr, valido strumento con le proprie risorse in questo senso.

La ricerca, consultabile cliccando su www.hubruzzo.net, sfocia nel volume “50 visioni comuni. Il neopolamento dell’Italia tra tentativi e buone pratiche”. La ricerca prende in esame progetti di sviluppo locale già in
atto e nuove idee di “neopopolamento”, rigenerazione, riuso e riattivazione. Idee differenti di futuro che hanno linee di indirizzo comune. Flussi che articolano la relazione tra persone e risorse materiali, generando attività, movimenti e cambiamenti nei territori. Connessioni che articolano il rapporto tra distanza e vicinanza, fisica e psicologica, consolidando o indebolendo i legami sociali. “Flusso, connessione e limite –
viene specificato – sono categorie meta concettuali che ispirano già o potrebbero ispirare le buone pratiche per la rigenerazione dei territori”.

I relatori sono stati Sergio Galbiati, presidente Hubruzzo, il direttore ricerche Hubruzzo Simone D’Alessandro, Oscar Buonamano direttore editoriale di Carsa, Luca Santilli sindaco di Gagliano Aterno, Alessandro Crociata direttore dell’Osservatorio Culturale urbano e professore associato GSSI, Lelio Iapadre prorettore Università dell’Aquila, Alessandra Faggian pro rettore Gssi e Giovanni Legnini commissario sisma 2016.

Simone D’Alessandro ha condotto tecnicamente la ricerca ed ha insistito sulla necessità di promuovere uno sviluppo locale relazionale partendo da alcune concetti chiave come flussi, connessioni e limiti, comunità di progetto e neopopolamento.

Alessandra Faggian, pro rettore del Gssi ha raccontato di “una ricerca che ha avuto come protagonisti 1000 giovani con l’obiettivo di vedere quali giovani decidono di restare nelle aree interne, quali no e perché. E’ venuto fuori che molti giovani vogliono restare nelle aree interne per sviluppare il proprio percorso di vita, bisogna così concentrarsi su quella parte che vorrebbe restare ma non può”. Significativo l’intervento del professor Lelio Iapadre, pro rettore dell’Università dell’Aquila che ha insistito su due concetti legati alle aree interne: competitività e identità che spesso però possono diventare fuorvianti.

Il sindaco di Gagliano Aterno Luca Santilli ha portato esempi di buone pratiche nel suo comune, come la comunità energetica prima in Abruzzo e tra le prime esperienze in Italia e il progetto di neopopolamento con Montagne in movimento che ha portato molte persone ad abitare nel piccolo comune.

Alessandro Crociata, direttore dell’osservatorio culturale urbano e professor associato del Gssi, ha riassunto il ruolo della cultura nelle strategie di sviluppo: “L’osservatorio è un presidio importante per raccogliere dati, orientare e guidare il fenomeno”.

Oscar Buonamano, direttore editoriale Carsa Officina Italia, ha insistito sulla necessità di pensare a parole nuove per definire processi e progetti nuovi in grado di rallentare la tendenza mondiale di spopolamento.

In collegamento anche il commissario straordinario sisma 2016 Giovanni Legnini che ha chiuso l’incontro. Per lui, in prima linea anche nel Pnrr, dopo i terremoti e la pandemia per i territori dell’Appennino centrale si aprono nuove sfide e opportunità. Ci sarà un patrimonio edilizio più sicuro e sarà possibile realizzare la transizione ecologica e digitale. Per Legnini la fase che si sta attraversando è cruciale.

 

Barbara Orsini: