Depositato in Regione il Progetto di legge per lo spostamento di Nuova Pescara al 2027. Per l’Associazione Nuova Pescara si tratta di “un tentativo di far saltare tutto per conservare posti e stipendi”
“Non siamo affatto meravigliati”, dice Marco Camplone, presidente dell’Associazione Nuova Pescara. “Da diversi mesi denunciamo le trame della maggioranza di centrodestra contro la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano sancita dal referendum del 2014 e dalla Legge regionale del 2018. Auspichiamo che le opposizioni siano dure e facciamo valere anche le ragioni della democrazia e il senso stesso del referendum e della Legge. Lo spostamento al 2027, dopo lo spostamento già ottenuto della prima scadenza dal 2022 al 2023, è in realtà un vero e proprio tentativo di far saltare Nuova Pescara per conservare posti e stipendi. L’Associazione Nuova Pescara, che ha rifiutato di fornire qualsiasi tipo di collaborazione alle forze politiche ostili al dettato referendario e ad una Legge regionale votata all’unanimità, chiede ai deputati e ai senatori abruzzesi di tutti gli schieramenti politici di adoperarsi affinché il Progetto di Legge di Sospiri non venga approvato. Nuova Pescara dovrà diventare realtà il primo gennaio 2024, nel pieno rispetto della seconda scadenza della Legge“.