Tra le iniziative per il trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, nell’ambito del Premio Paolo Borsellino in Abruzzo i resti della Fiat Croma “Quarto Savona 15” sulla quale il 23 maggio 1992 persero la vita gli agenti della scorta di Falcone. La teca contenente i resti sarà esposta a Pescara in piazza della Rinascita.
La memoria come moto da luogo. Una frase che racchiude il senso del viaggio della “Quarto Savona 15”, l’auto blindata sulla quale il 23 maggio del 1992 viaggiavano Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifano, gli agenti della scorta del giudice Giovanni Falcone e della moglie, Francesca Morvillo, saltata in aria per mano della Mafia nella strage di Capaci. Un viaggio che non solo non si è fermato 30 anni fa ma che continua a trasportare la memoria del sacrificio di quegli uomini di Stato contro i simboli di morte e di corruzione che appartengono al sistema mafioso. La teca contenente quel che resta dell’auto blindata, una Fiat Croma il cui contachilometri si è fermato al numero 100.287, sarà esposta a Pescara in piazza della Rinascita, il 20 aprile dalle 10,30 aprile e ci saranno due momenti distinti ed ugualmente importanti.
Si inizierà scoprendo la teca dalla bandiera tricolore quindi, a seguire, ci saranno gli interventi istituzionali, che saranno introdotti e moderati dal docente Graziano Fabrizi , momento cui prenderanno parte anche gli studenti e i dirigenti degli istituti cittadini. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato alla memoria e al silenzio, per comprendere meglio che la mafia ha distrutto un’auto, ma non il lavoro e l’impegno degli uomini e dello Stato.
La cerimonia integrale sarà ripresa e messa in onda Venerdì 22 aprile alle ore 22 su RETE8.