Pescara: Pettinari si incatena al cancello del Pronto soccorso

Gesto eclatante questa mattina a Pescara del consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari che si è incatenato davanti al pronto soccorso dello “Spirito Santo” per manifestare solidarietà ai parenti del 90enne pescarese deceduto, proprio all’interno del pronto soccorso, il 2 giugno scorso

“In Pronto Soccorso mancano medici e personale sanitario. E sapete perché mancano? Perché in pronto soccorso si rischia e allora i medici chiedono di essere pagati di più come giusto che sia. E allora come è possibile – ha detto Pettinari – che si trovano 10 milioni di euro per il ritiro in Abruzzo di una squadra di calcio (ndr il Napoli a Castel di Sangro) non capisco come sia possibile non trovare 500 euro da mettere nelle buste paga dei medici di emergenza-urgenza che vanno in pronto soccorso. Servirebbero altri dieci medici in pianta organica, premialità curriculare e rotazione dei medici ma queste cose le ho più volte chieste senza essere ascoltato e allora occorrono gesti eclatanti perché al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara ci sono attese infernali fino a 24 ore. Queste cose in un Paese civile non possono accadere per cui mi auguro che dopo un ennesimo grave accadimento la Regione dia delle risposte e prenda provvedimenti”.

 

Molto commovente il post scritto da una nipote dell’anziano sul suo profili social: “La morte di un uomo per bene . Sono le 5,45 quando un ambulanza lo porta al pronto soccorso , il posto dove non sarebbe mai voluto andare , lucidissimo , febbre a 39,7 , vomito continuo , si rende conto che è in una situazione grave e chiede lui stesso di chiamare ambulanza , la sua mente lucida come un ventenne. Alle 11, 15 esco fuori , quest’uomo perbene , mi telefona la prima volta alle 11,47 , ancora con il suo grido di aiuto sommesso e pacato “ sei sicura che mi visitano io sto sempre molto male e qui non viene nessuno “ cerco di dirgli che andrà tutto bene e che presto si prenderanno cura di lui . “Si ma quando !? Quando , dimmi Luciana , ascoltami , mezz’ora ? Quanto tempo ? Provo ad aspettare , ce la faranno fra mezz’ora ? .. “ . Dopo di questa tante chiamate al mio telefono , alle 14,02 l’ultima telefonata di aiuto …. “Non mi hanno ancora visitato , sono passate tante mezz’ora e qui da me non è venuto nessuno “. Poi il silenzio , sono terminate le sue telefonate , mi reco verso il pronto soccorso e mentre ero per strada mi avvisano che è morto . È morto con il telefono in mano tentando di fare la decima telefonata a sua nipote . È morto così , un uomo perbene , in un “pronto “ soccorso “ . Da solo . È morto, un uomo perbene , al pronto soccorso di Pescara il 2 giugno 2022 alle ore 14,45 . Solo . Senza pronto e senza soccorso . Si chiamava D’Attanasio Bruno ed era mio zio”.