Pescara: ruspe sul ferro di cavallo, la demolizione va avanti

Proseguono, come da cronoprogramma, nel cantiere di via Tavo, a Pescara, i lavori di demolizione del complesso conosciuto come “ferro di cavallo”, di proprietà dell’ATER di Pescara. Questa mattina, nel corso di un sopralluogo al quale è stata invitata la stampa, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha fatto il punto della situazione

Secondo il cronoprogramma la demolizione delle 3 palazzine iniziata martedì scorso sarà completata a fine agosto. Oggi le ruspe sono tornate al lavoro alla presenza di autorità regionali, comunali, tecnici, vigili urbani e personale dell’Ater proprietaria dell’immobile.

L’importo complessivo dei lavori, con risorse CIPE, ammonta ad 1 milione e mezzo di euro. Il cronoprogramma indica per il prossimo mese di agosto la conclusione dell’intervento di demolizione. Risorse pari ad oltre 6 milioni di euro, sempre derivanti dalla delibera CIPE, sono a disposizione, invece, per la costruzione di due nuovi edifici che ospiteranno complessivamente 54 alloggi di edilizia residenziale pubblica. A settembre dovrebbe essere pubblicata la relativa gara d’appalto.

“E’ finalmente realtà l’abbattimento di quel santuario inviolabile della criminalità dedita allo spaccio di stupefacenti e dell’occupazione abusiva che era diventato il ferro di cavallo – ha dichiarato Marsilio –. Una parte importante dell’edificio è già andato giù ed i lavori proseguiranno speditamente nelle prossime settimane. Si sta radendo al suolo una vergogna che aveva fatto di questo quartiere un simbolo di degrado sociale e di malaffare. Il nostro obiettivo – ha spiegato il Presidente – è di restituire vivibilità alle case popolari e dignità alla persone che vi abitano tutelando il loro diritto alla sicurezza. Va ribadito che noi abbiamo avuto il coraggio di sbattere fuori da questi alloggi criminali e persone che vi abitavano senza averne diritto. Non abbiamo la presunzione di estirpare la piaga della delinquenza da questa città – ha aggiunto Marsilio – ma abbiamo dimostrato di non aver paura di affrontare di petto situazioni che sembravano inattaccabili. Prima di noi, le amministrazioni che si sono succedute venivano qui a fare compromessi, se non addirittura patti, con i delinquenti che facevano i caporioni di questa zona. Oggi, invece, – ha proseguito – c’è un’amministrazione regionale che, insieme all’ATER, ha presentato un progetto coraggioso che siamo riusciti a portato avanti fino in fondo e questi sono i risultati”.

L’importo complessivo dei lavori di demolizione, finanziati nel 2017 con risorse CIPE, ammonta ad 1 milione 214 mila euro.
Il cronoprogramma indica per il prossimo mese di agosto la conclusione dell’intervento di demolizione. Risorse pari ad oltre 6 milioni di euro, sempre derivanti dalla delibera CIPE del 2017, aggiornata nel 2019, sono a disposizione, invece, per la costruzione di due nuovi edifici che ospiteranno complessivamente 56 alloggi di edilizia residenziale pubblica.

“Quella di oggi – ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci – è una giornata storica. Abbiamo tenuto fede a quello che avevamo detto nelle scorse settimane. Stiamo portando avanti il progetto della riqualificazione di Rancitelli. Tutti in questi anni hanno parlato e fatto annunci. Noi lo avevamo detto con il presidente della Regione Marsilio che avremmo buttato giù questo fortino. Quando le istituzioni lavorano insieme si vedono i risultati. C’erano persone perbene in questi palazzi prigioniere ma anche chi non aveva diritto a starci. Oggi eliminiamo 50mila metri cubi di materiale e diamo nuova vita a questo quartiere.”