Sei arresti per le truffe agli anziani. E’ scattata all’alba di questa mattina l’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 pescaresi e 2 residenti di Scafa e Torre de’ Passeri, tutti già noti alle forze dell’ordine
I sei avevano fatto credere alle vittime di essere addetti al controllo e alla manutenzione delle tubature dell’acqua, del gas, o qualificandosi quali appartenenti alle forze dell’ordine.
Le ordinanze sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta dei sostituti procuratori Luca Sciarretta e Anna Benigni. Ad eseguirle sono stati i carabinieri della Compagnia di Pescara.
Nei loro confronti le accuse sono di furto in concorso in abitazioni, con varie circostanze aggravanti (quali l’aver agito in tre o più persone, l’aver approfittato dell’età avanzata della persona offesa, ma anche e soprattutto con l’uso del mezzo fraudolento). Sono stati contestati altresì la ricettazione e l’indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dal denaro contante.
Gli arrestati entravano nelle abitazioni delle vittime qualificandosi quali carabinieri poiché dovevano controllare se vi fossero stati dei furti avendone ricevuto segnalazione, oppure finti impiegati di società erogatrici di gas o dell’acqua e quindi addetti al controllo delle tubature. In questo modo, con una regia ben preparata, ed attori ancorché credibili, fraudolentemente carpivano la fiducia di vittime anziane che ignare aprivano le porte delle loro case. Gli arrestati, una volta all’interno dell’abitazione della preda designata, la derubavano del denaro, carte di credito e bancomat, oro, molto spesso ricordi di famiglia ai quali gli anziani erano fortemente legati. In alcuni casi, appena usciti dall’abitazione andavano a prelevare del denaro contante con le carte bancomat appena rubate, e che per distrazione o per abitudine soprattutto di tanti anziani con i relativi codici bancomat tale da facilitarne l’operazione.
E’ stato inoltre riscontrato che in alcune occasioni i predatori hanno effettuato spese in esercizi commerciali in pieno centro a Pescara con l’acquisto di capi di abbigliamento griffati spendendo svariate centinaia di euro.
Tra gli episodi contestati, quello commesso il 27 agosto 2021, quando tre appartenenti alla banda si introducevano all’interno di un noto studio professionale in pieno centro a Pescara e approfittando della distrazione del medico riuscivano ad asportare la borsa del professionista contenente un iphone, le chiavi del ciclomotore e denaro contante, o come quello accaduto a Manoppello il 8 ottobre 2021 la cui vittima raggirata da 4 falsi tecnici delle tubature del gas, approfittando della donna che era da sola in casa, riuscivano a portarle via una grossa cassapanca in legno che conteneva oltre a oggetto personali anche la carta bancomat che l’ignara riusciva a far bloccare solo il giorno dopo, scoprendo che i malfattori avevano già prelevato contanti.
Le indagini, condotte per oltre 8 mesi dai militari della Sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pescara, hanno permesso di portare alla luce 10 furti ai danni di vittime per lo più anziani.