In Abruzzo continua l’accoglienza dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Ormai si è ad un passo dalle 5 mila persone.
I minori accolti sono 1.120: grande anche il lavoro delle scuole come quello della protezione civile regionale che sta coordinando tutte le operazioni. La ripartizione vede il teramano in prima linea, con 1.582 ucraini accolti, seguito dal Pescarese con 1.474 persone, l’aquilano con 997 persone e, infine, il chietino con 725 profughi.
Di queste persone la maggior parte ha trovato sistemazione presso amici e conoscenti o, comunque, in strutture pubbliche esterne ai centri di accoglienza tradizionali. Sono ben in 2.781 a dare aiuto, riparo e ascolto, famiglie per le quali la protezione civile deve attivare ancora la piattaforma per il contributo economico previsto di 300 euro al mese per gli adulti e 150 per ogni minore. Il contributo viene erogato per un massimo di 90 giorni a decorrere dalla presentazione della richiesta. Il 22 aprile scade il bando dell’albergo diffuso quindi l’erogazione del contributo eventuale avverrà dopo quella data. 195 sono gli ucraini ad oggi hanno trovato ospitalità nei centri di accoglienza, la restante parte è ospitata in alberghi e strutture ricettive che hanno dato la loro disponibilità alla protezione civile per partecipare all’accoglienza. Va avanti per loro anche la campagna vaccinale. Al momento sono state 635 le dosi somministrate agli ucraini ospitati in Abruzzo che hanno deciso di completare il ciclo. Al momento, per la protezione civile regionale, non ci sono fenomeni di rientro: non risulta che nessuno sia arrivato in Abruzzo per poi tornare in patria.
E’ di questi giorni, infine, un’ordinanza regionale che prevede la gratuità del trasporto pubblico locale per gli ucraini.