Incontro oggi a Roma, nella sede del Ministero del Sud per fare il punto sulla storica emergenza idrica nella piana del Fucino. Dopo 50 anni arriveranno fondi, 50 milioni circa, e progetti per una nuova rete irrigua o l’ammodernamento di quella già esistente: di “forte e corale motivazione” parla l’onorevole Russo delegato del ministro Carfagna
Un confronto non con il ministro Carfagna, ma con uno dei suoi consulenti politici, Paolo Russo, deputato di Fi dal 1996 che raggiungiamo telefonicamente. E’ proprio Russo a parlarci di “sintonia assoluta tra enti locali, Regione, organizzazioni agricole e Ministero: tutti fortemente motivati affinchè un progetto atteso da anni e anni veda finalmente la luce. Si farà di tutto per inserirlo nella programmazione 2021-27 “.
Gli amministratori, guidati dall’assessore comunale di Avezzano Loreta Ruscio, avevano incontrato informalmente nel comune marsicano di Cerchio, lo scorso 6 giugno, il ministro azzurro, in tour elettorale in Abruzzo per la tornata amministrativa. Sul tavolo, in particolare il tema dei fondi per il rifinanziamento della complessa rete irrigua del Fucino, un bacino di 7mila ettari che da solo produce oltre il 25% del Pil agricolo dell’Abruzzo con esportazioni in Italia e nel mondo. Inizialmente era previsto un fondo di 50 milioni di euro nel Masterplan poi destinati ad altre finalità tra le quali l’emergenza Covid.
L’assessore Ruscio, portavoce dei sindaci, aveva consegnato a Carfagna il ‘Patto per il Fucino’: un dossier dettagliato sullo stato attuale dell’irrigazione delle campagne fucensi siglato il 30 maggio scorso da 14 amministratori e dalle associazioni di categoria del primo settore, oltre a una lettera di richiesta di un incontro a Roma, insieme alla nota inviata dai sindaci della Marsica alla Regione per “sensibilizzare i rappresentanti abruzzesi alla soluzione di questa problematica, non più procrastinabile”. A tale proposito, nel giorno della visita in Abruzzo del ministro Carfagna, il vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, al termine di un incontro con amministratori, associazioni e operatori, ha comunicato che è stato messo a punto il cronoprogramma dei progetti definiti ed esecutivi, fase che si concluderà entro settembre per il definitivo, e che nell’incontro con il ministro Carfagna all’Aquila, è emerso che ci sono i fondi per il delicato e importante intervento.
“Il dato di fatto è uno. Ci è stato confermato che ad oggi il definanziamento del Masterplan non è stato ancora ripristinato”. Così in una nota all’ANSA l’assessore al bilancio del Comune di Avezzano (L’Aquila) Loreta Ruscio sul summit di stamani a Roma nella sede del ministero del Sud questione del finanziamento per rete irrigua per le coltivazioni della Piana del Fucino e dello sblocco del progetto. Ruscio è portavoce di sindaci ed amministratori in prima linea per la soluzione dell’ansia problematica
“Questa mattina – scrive Verrecchia, capo di gabinetto della Regione Abruzzo nello staff del presidente – ho partecipato all’incontro, presso il Ministero per il Sud e la coesione territoriale, con una delegazione per gli amministratori russi marsicani e di categoria l’impianto irriguo del Fucino. L’incontro presieduto dall’on. , consigliere del Ministro Cafagna, ha ribadito quanto sempre sostenuto dal presidente Marsilio e dal
vice presidente con delega all’Agricoltura Imprudente, ossia che i fondi per tale opera inserita nel cosiddetto accordo Provenzano torneranno alla Regione Abruzzo o attraverso l’FSC o il CIS. Un ringraziamento va all’onorevole Russo per aver ribadito il costante e continuo lavato con la Regione Abruzzo, grazie al quale quei fondi non sono stati persi per la progettazione, cosa ora possibile con l’affidamento all’Agenzia regionale per le attività produttive dati da questa Amministrazione regionale – conclude Verrecchia.
Le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di osare priorità all’uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Lo ha riferito all’ANSA l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Questi punti sono stati inseriti all’Ordine del Giorno della Conferenza delle Regioni, prevista per dopodomani, mercoledì 22 giugno.
Quasi un miliardo di metri cubi d’acqua potabile sprecati ogni anno, più di un terzo di tutta l’acqua a disposizione: al di là dei problemi dovuti alla siccità, ogni volta che si parla di acqua l’Italia si trova di fronte una delle domande irrisolte da decenni, quella della dispersione delle risorse. L’ultima, impietosa fotografia l’ha scattata l’Istat nel ‘Rapporto acqua 2022’, un focus diffuso a marzo in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che contiene i risultati di diverse indagini e analisi condotte dall’istituto. Stando, dunque, al rapporto, non tutta l’acqua potabile che viene distribuita nei 109 capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane (dove risiede il 30% dell’intera popolazione) viene effettivamente erogata all’utente finale.