Sos piccoli Comuni, sulla Maiella ‘uniti per non scomparire’. Decaro a Rocca San Giovanni

I piccoli comuni non ce la fanno, tra carenza di servizi essenziali, spopolamento, macchinosità della burocrazia. E queste sfide le affrontano tutti i giorni amministratori e cittadini del 70% dei comuni italiani, dove abitano 10,5 milioni di persone. Una prima risposta, supportati dall’Anci nazionale, arriva da 9 paesini che hanno dato vita all’Unione dei Comuni della Maiella

 

Una rete di piccoli paesi per associare le forze amministrative per poter sopperire ai servizi al cittadino di cui i singoli paesini sono carenti. “Il problema dei piccoli comuni è un problema nazionale”, ha rimarcato Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari, invocando incentivi per medici, insegnanti, aziende e lavoratori anche in smart working, a margine del progetto “Piccoli” oggi a Rocca San Giovanni dove sindaci e rappresentanti di Comuni che abbracciano Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia, si sono riuniti in un confronto. “In questi anni – ha continuato Decaro – abbiamo avuto uno spopolamento dei piccoli comuni che non può essere considerato dalla politica nazionale un problema dei sindaci o delle comunità dei piccoli comuni, è un problema
nazionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Francesco Crivelli, sindaco di Sant’Eufemia a Maiella, uno dei Comuni dell’Unione: “L’avvio del progetto dell’Unione è dovuto alla paura di scomparire e al bisogno di risorse”. “Stiamo così dicendo che, di fatto, lo Stato ha fallito nel tutelare l’istituzione più antica d’Italia, i Comuni. Il mio vuole essere un richiamo – ha incalzato Crivelli – alle istituzioni di livello regionale e nazionale che non possono continuare con un atteggiamento da spettatori di un film horror”.
C’è bisogno di misure per arginare la tendenza allo spopolamento, quindi, soprattutto laddove incentivi già stanziati si rivelano ormai inutili: “A Cocullo – arrivano fondi per asili nido ma non abbiamo bambini da 0 a 36 mesi e dobbiamo mandare indietro la somma”, è lo sfogo di Fabio Di Ianni da Cocullo.
Tra i servizi di imminente attuazione, vigilanza con pattuglie di polizia su tutto il territorio e uffici demografici aperti per i residenti di tutti i paesi: “Vogliamo far sì che in ogni ufficio di ciascuno dei 9 Comuni i cittadini possano avere la propria carta d’identità”, spiega Antonio D’Angelo, sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore.
Un’idea nata dal basso, tra gli stessi amministratori, e accolta da Anci. La rete dei piccoli comuni interesserà Abbateggio, Caramanico Terme, Roccamorice, Lettomanoppello, Turrivalignani, Salle, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant’Eufemia a Maiella e Serramonacesca.

IL SERVIZIO DEL TG8

Barbara Orsini: