Ieri, nel carcere di Sulmona durante i colloqui tra i detenuti e i propri familiari, un detenuto italiano si è scagliato all’improvviso contro un poliziotto penitenziario tentando di afferrarlo per il collo e minacciandolo di morte
Lo comunica Gino Ciampa, Coordinatore regionale FP CGIL per la Polizia Penitenziaria d’Abruzzo.
“I riflessi del poliziotto e gli altri colleghi intervenuti – prosegue Ciampa – hanno scongiurato il peggio, ma l’agente è stato comunque portato al pronto soccorso per una ferita alla testa guaribile in sette giorni, causata da una caduta durante la colluttazione. Il detenuto poi ha divelto delle gambe di un tavolino e le ha utilizzate per colpire gli altri Poliziotti, per fortuna senza causare altri feriti.”
Mirko Manna, Coordinatore Nazionale Comparto Sicurezza FP CGIL: “L’aggressione di ieri è una delle decine di eventi che si susseguono ogni giorno in tutte le carceri italiana. Lanciamo un appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, chiedendo una convocazione immediata di un tavolo di confronto. L’obiettivo è discutere e implementare soluzioni efficaci per prevenire futuri eventi critici, garantendo così un ambiente di lavoro sicuro per il personale, non basta un manuale se poi non si dispongono corsi di formazioni e circolari attuative. La FP CGIL Polizia Penitenziaria ribadisce l’importanza di un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni per affrontare con serietà le criticità del sistema carcerario, con la sicurezza dei lavoratori come prioritaria e non più procrastinabile.”