E’ caccia agli uomini che hanno prelevato, fingendosi poliziotti, lo chef di Sulmona, Panfilo Colonico, rapito in Ecuador all’interno del suo ristorante, “Il Sabore mio”. La notizia si è diffusa subito a Sulmona, destando profonda preoccupazione e sconcerto. La famiglia prende le distanze mentre si indaga su un possibile basista tra i dipendenti del locale
I criminali – come pubblicato sul quotidiano il Centro – hanno effettuato un vero e proprio blitz intorno alle 23.32 italiane di venerdì, le 16.32 a “La Garzota”, quartiere di Guayaquil, metropoli e cuore economico del Paese. Nel locale sono entrati due individui con la divisa della Polizia. Poi ne sono entrati altri due, armati, per prendere Colonico e trascinarlo via.
La polizia di Guayaquil non ha diffuso notizie ufficiali sulle indagini. Ma quello del filmato potrebbe essere l’elemento centrale per battere la pista del rapimento a scopo d’estorsione. Anche se non vengono tralasciate altre ipotesi investigative. Gli agenti ecuadoriani hanno raccolto anche diverse testimonianze tra il personale del ristorante gestito dal cuoco di Sulmona: quel che è certo è che il rapimento è stato preparato nei dettagli, con appostamenti fuori dal locale nei giorni precedenti e uno studio minuzioso dei movimenti di Colonico. La polizia, inoltre, ha sequestrato i telefoni di alcuni dipendenti: non è escluso che tra gli addetti al locale possa esserci un basista.
Intanto spunta un video che dimostrerebbe che lo chef sta bene: “Benny – come viene chiamato in Ecuador – sta bene e non dobbiamo preoccuparci. I rapitori sembrano non essere intenzionati a fargli del male”. Lo ha detto uno dei dipendenti del ristorante di Colonico. Il
dipendente dell’attività ha reso noto che i banditi avrebbero consegnato un video alla Polizia in cui appare lo chef abruzzese in buone condizioni di salute mentre parla con i suoi rapitori.
“Non abbiamo più alcun rapporto con lui da oltre vent’anni e ci dissociamo da questa vicenda che non vogliamo commentare”. Sono le parole della moglie Marianna e delle figlie, Giulia e Ilaria Colonico, che intervengono a proposito del sequestro di Panfilo Colonico, lo chef sulmonese rapito nel suo ristorante in Ecuador lo scorso venerdì”. In città sono ore di apprensione per le sorti dell’uomo ma i familiari non ne vogliono sapere. La sua partenza da Sulmona, qualche anno fa, non è stata di quelle col fazzoletto bianco. Piuttosto un addio forzato legato ad una situazione familiare ed economica insostenibile.
Dai primi riscontri della Farnesina sembra che lo chef abbia a carico diverse denunce per truffa e che abbia contratto debiti con più persone. Le ombre nella storia di Colonico non finiscono qui. Infatti, lo scorso gennaio l’abruzzese era finito al centro di una sparatoria, in una zona non distante del suo ristorante. Storia che lui stesso commentò sui social affermando: “tante cose sbagliate sono state dette sull’accaduto” e, spiegando, che si era trattato di un tentativo di furto della sua auto. Se esiste o meno un nesso tra i due episodi lo stabiliranno le indagini in corso.
Lo chef nel Paese è una star, si fa chiamare “Benny”. Il console in Ecuador ha contattato i familiari a Sulmona tramite il consigliere regionale Massimo Verrecchia. Ovviamente il ministero degli Esteri italiano si è attivato prontamente e sta seguendo la delicata situazione.
Probabilmente i rapitori sono stati attirati dal fatto che Colonico è uno degli imprenditori più importanti del Paese nonostante fosse in Ecuador da soli due anni. Le telecamere del proprio ristorante a La Garzota, quartiere vicino all’aeroporto della metropoli di Guayaquil, capitale commerciale dell’Ecuador, mostrano due individui vestiti da poliziotti che restano fuori dal locale mentre altri due con la minaccia delle armi lo prelevano per portarlo via. Gli investigatori sono propensi a ricollegare il gesto su una possibile lauta richiesta di riscatto.
Nato in Canada, era tornato a Sulmona per aprire un ristorante, “La Magnolia”. Poi è nuovamente andato in Canada, dove si è occupato di costruzioni e ha conosciuto ecuadoriani con i quali è maturata l’idea di tornare alla cucina. E così si è trasferito in Ecuador dove ha fatto successo con “Il Sabore mio”, inaugurato a ottobre scorso con ospiti illustri.
Sta facendo il giro dei social e non solo la foto dello chef trascinato via dal locale da un uomo che lo trattiene dalle spalle: l’Abruzzo e la sua Sulmona sperano in un epilogo rapido e sereno ma i timori sono tanti.
Secondo i media ecuadoriani Colonico, noto col nome di Benny, aveva aperto nel 2020 il ristorante ‘Il Sabore Mio’ nel quartiere Garzota nella città industriale di Guayaquyil. Il quotidiano El Universo riferisce che il rapimento è avvenuto ieri sera e che “la polizia ha attivato le ricerche dopo che è diventato virale un video diffuso via Twitter dalla giornalista Alina Manrique Cedeño in cui si osserva l’ingresso di uomini armati vestiti di nero entrare nello stabilimento per prelevare l’italiano che non oppone resistenza”. Nelle immagini, oltre agli autori del sequestro, si vedono anche due persone, apparentemente poliziotti, che non intervengono, e anzi sembrano partecipare all’operazione come ‘pali’. Da parte sua il portale di notizie Primicias sostiene che Il nome dell’imprenditore italiano ha cominciato a circolare nelle cronache per vicende di carattere sentimentale con varie note presentatrici del mondo dello spettacolo.
Il presidente della Regione Marco Marsilio ha detto seguire “con apprensione quanto sta accadendo e sono in costante contatto con la Farnesina che da subito si è attivata. La situazione nel Paese sudamericano è molto delicata”.
Panfilo Colonico è ora ricercato attivamente da una squadra speciale della polizia ecuadoriana che per il momento, però, non è riuscita a localizzare i responsabili del sequestro. Arrivato a Quito in vacanza nel 2020, Colonico, rimase bloccato nel Paese dall’epidemia di Covid-19, e decise quindi di aprire nel novembre 2022 il ristorante ‘Il Sabore Mio’ nella principale città industriale ecuadoriana. In una intervista al quotidiano El Universo, tempo fa, spiegò che il suo proposito era investire un milione di dollari per aprire non solo il primo ristorante nel Garzocentro Shopping Center, ma anche un secondo all’angolo fra le vie Pedro Carbo e Luque di Guayaquil.
Il giornale ricorda inoltre che nel gennaio scorso Colonico fu al centro di un confuso episodio, accompagnato da colpi d’arma da fuoco, riguardante un’auto di sua proprietà. In un messaggio diffuso attraverso i social network, precisò che “tante cose sbagliate sono state dette sull’accaduto”, confermando che effettivamente si era trattato di un tentativo di furto. Tuttavia fu diffusa anche un’altra versione dei fatti secondo cui il proprietario di un concessionario aveva inviato tre persone a recuperare il veicolo per il quale l’italiano non stava onorando il pagamento.