Clima sempre più rovente all’ interno degli Istituti di Pena abruzzesi ed in particolare nella Casa di Lavoro di Vasto. A denunciare la situazione, che sta diventando insostenibile, sono le sigle sindacali. Per SAPPE, OSAPP, UIL PA/PP, FNS CISL, FP CGIL, FSA CNPP “non c’è pace nella C.L. di Vasto da mesi al centro delle cronache per i gravi eventi critici posti in essere dalla frangia violenta dei detenuti ristretti”
Così scrivono in una nota congiunta”: La carenza di Personale di Polizia Penitenziaria in particolare ma anche di altre figure specialistiche di assistenza al detenuto, la carenza di operatori del Servizio Psichiatrico o delle Tossicodipendenze, ancora di più acuisce le problematiche di gestione degli internati e dei detenuti ristretti. Le sigle sindacali firmatarie annunciano quindi che per i gravi fatti accaduti negli ultimi giorni, in particolare le violente aggressioni subite da poliziotti penitenziario ed altri operatori della struttura, è stato organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo Comunale della Città di Vasto. Si spera che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria trovi finalmente attenzione e conseguenti provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza del carcere in caso contrario le iniziative di protesta proseguiranno. Il corpo di Polizia Penitenziaria chiede di andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o peggio, da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno».