Aveva perso la casa che il padre gli aveva lasciato a Torrevecchia Teatina già dal 2019 ma non se n’era mai andato, nemmeno quando la nuova proprietaria, che se l’era aggiudicata con asta giudiziaria, ci si era trasferita.
Proprio il giorno del trasferimento la donna fa l’amara sorpresa: all’interno del magazzino, al piano terra della villetta, trova i vecchi proprietari. Un uomo con la figlia e il marito di quest’ultima non avevano mai abbandonato l’immobile occupando quella che era la vecchia rimessa. In attesa di eseguire il provvedimento di sfratto, la proprietaria fa eseguire dei lavori di restauro ed a maggio 2020 si trasferisce definitivamente. Ma qui per lei inizia l’incubo: il vecchio proprietario, animato da livore e astio nei confronti della 39enne, la perseguita: non sopporta che parcheggi l’auto nella “sua” proprietà, quando la incontra la insulta, la minaccia di morte ed in qualche occasione addirittura le sputa addosso. Un giorno, mentre la donna studiava sul terrazzo si vede lanciare pietre tra gli insulti. La decisione di denunciare l’uomo per stalking ai carabinieri arriva quando si accorge che tutta la famiglia si è allacciata alla sua utenza idrica in maniera abusiva. E quando interrompe il collegamento si vede anche minacciata dall’inquilino irregolare e da suo genero: i militari segnalano tutto alla Procura di Chieti e in tempi brevissimi arriva la misura cautelare ideale. Per il 56enne scatta il divieto di dimora nel comune di Torrevecchia e il divieto di avvicinamento alla vittima, eseguito immediatamente dai carabinieri. Non potrà più mettere piede in paese e se dovesse tornarci potrebbe essere arrestato.