Si apre domani all’Aquila il processo d’appello per la tragedia di Rigopiano che il 18 gennaio del 2017 fece 29 vittime, intrappolate nell’hotel travolto dalla valanga
Al via domani all’Aquila il processo d’appello sulla tragedia dell’hotel travolto dalla valanga che il 18 gennaio 2017 fece 29 vittime. La procura di Pescara punta a ribaltare la sentenza di primo grado per i trenta imputati giudicati con rito abbreviato, che ha portato a 25 assoluzioni e tre condanne, su tutte quelle dei funzionari della provincia D’Incecco e Di Blasio e del sindaco di Farindola Lacchetta. Le altre due condanne riguardano abusi edilizi sulla struttura in capo a un tecnico e al gestore. La Procura aveva chiesto 26 condanne.
Un processo complesso racchiuso in 300 pagine di ricorso. I temi sui quali pronunciarsi sono tanti: la mancata realizzazione della carta valanghe, la pulizia dell’unica strada di accesso, le presunte responsabilità della prefettura. La sentenza di primo grado si fonda in buona misura sulle dichiarazioni dei periti per i quali la valanga non era prevedibile e quindi non ci sarebbero state condotte omissive da parte degli imputati. Per l’accusa invece ci sono precise responsabilità.
Il 13 dicembre sono previste le conclusioni delle parti civili che non hanno presentato l’appello e partirà la discussione degli imputati appellanti.