A causa del maltempo e della neve che è caduta fitta su Rigopiano, la cerimonia in ricordo delle 29 vittime della valanga del 17 gennaio di sei anni fa, non si è tenuta più ai piedi dei resti del resort distrutto, ma nella chiesa parrocchiale di Farindola
All’inizio della messa nella chiesa parrocchiale San Nicola Vescovo di Farindola, sono state ricordate una ad una con i loro nomi le 29 vittime della valanga di Rigopiano del 18 gennaio 2017 con la deposizione di 29 rose bianche sull’altare mentre veniva intonato il silenzio con la
tromba. L’inizio della cerimonia religiosa è stato preceduto dalla fiaccolata che, si è tenuta all’esterno della chiesa di San Nicola Vescovo sotto una fitta pioggia.
Le forze dell’ordine che presidiano la zona hanno spiegato che mancano le condizioni di sicurezza per salire fino alla zona dove si trova l’obelisco dell’hotel. Il pullman dei parenti delle vittime che si era fermato dopo il centro abitato di Farindola è stato fatto tornare indietro. La messa è stata officiata nella chiesa di San Nicola Vescovo da don Luca.
Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto a Farindola. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere, anche quest’anno, a Rigopiano ma non c’erano le condizioni di sicurezza a causa delle avverse condizioni meteo.
“La Regione Abruzzo – ha esordito Marsilio -rinnova i sentimenti di vicinanza, di solidarietà umana e personale a tutte le famiglie delle vittime ed ai loro parenti. È assolutamente doveroso -ha aggiunto – dedicare questa giornata alla memoria di quanti non sono più tra noi a seguito di quella immane tragedia così come è importante rinnovare l’impegno solenne che quello che è avvenuto non accada mai più. La Questura ci ha comunicato che non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie per salire a Rigopiano – ha concluso il presidente – ma è stato lo stesso un momento molto intimo e commovente”.
“Sei anni fa l’immane tragedia di Rigopiano ha colpito e commosso tutta Italia. Il dolore di quei giorni è sempre vivo nei nostri cuori. Oggi il governo è presente alla cerimonia di commemorazione per ricordare le vittime ed esprimere la vicinanza ai loro familiari ed ai superstiti”. Sono le parole del sottosegretario alla Difesa e senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, che ha rappresentato il Governo alla messa in ricordo delle 29 vittime della valanga. “Ai familiari che hanno ringraziato il governo per la presenza ho risposto che è nostro dovere esserci!”, ha detto Rauti ai giornalisti. “Tra i primi ad intervenire – ha ricordato – ci furono anche i nostri militari che hanno operato senza sosta insieme agli altri assetti dello Stato. A tutti loro va la nostra incondizionata riconoscenza e il nostro ringraziamento perché rispondono sempre prontamente in ogni emergenza”. Il Governo oggi è qui per far sentire la sua vicinanza ai familiari delle vittime, ai superstiti, per non dimenticare e anche per ringraziare tutti coloro che si adoperarono allora per i soccorsi. È un modo per testimoniare la nostra vicinanza. L’anno prossimo saremo qui a ricordare ancora”. Ha detto ancora il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti che poi ha aggiunto: “Tutti chiediamo verità e giustizia e questo sarà l’ultimo anno senza sentenza. Ormai il processo è alla parte conclusiva e finale e, dunque, giustamente si chiede verità e giustizia”.
Alla messa in ricordo delle 29 vittime della valanga di Rigopiano presente anche il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti che per diversi minuti si è intrattenuta a colloquio con i parenti delle 29 vittime. Sono presenti fra gli altri il presidente della Regione Marco Marsilio, il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, il Questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dell’Arma colonnello Riccardo Barbera, il comandante della Guardia di Finanza di Pescara colonnello Antonio Caputo, il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti. Presente anche il presidente del Soccorso Alpino regionale Daniele Perilli.