I sindacati diffidano la Tua e scrivono alla Regione per denunciare alcune “violazioni contrattuali” da parte della società unica di trasporto abruzzese nei confronti del personale.
In una nota firmata dai sindacalisti Franco Rolandi (Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal) si lamentano in particolare “violazioni contrattuali, condotta antisindacale e procedure abnormi per avanzamenti parametrali del personale amministrativo e per nuove assunzioni di figure amministrative e dirigenziali in aperto contrasto con le più volte richiamate restrizioni derivanti dal controllo analogo”. I sindacati diffidano la Tua “dal proseguire con tali arroganti comportamenti” e chiedono l’intervento immediato della Regione Abruzzo in qualità di Ente preposto al controllo della società in house.
La lettera è indirizzata al presidente Tua Gianfranco Giuliante, ai membri del Collegio dei Revisori dei Conti Anna Lisa Di Stefano, Giuseppe Farchione, Ezio De Ritis, al consigliere delegato alla sicurezza Guido Cerolini e per conoscenza al direttore generale Maxmilian Di Pasquale, al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, a Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzo con delega ai Trasporti pubblici locali, Emidio Primavera, dirigente responsabile Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica. Questo il contenuto della lettera:
Con una procedura del tutto inusuale, il 23 dicembre 2021 è stato pubblicato l’Ordine di servizio n. 629 con il quale a tutti i dipendenti in possesso dei requisiti previsti per la conduzione di autobus adibiti al pubblico servizio di linea, è stata data la possibilità di produrre istanza volontaria per essere inseriti nella rotazione dei turni assegnati agli Operatori di esercizio (profilo per il quale si accede notoriamente attraverso regolare selezione pubblica). Il 20 gennaio 2022 è stato pubblicato l’Ordine di servizio n. 36 con il quale l’azienda ha provveduto ad assegnare a due dipendenti provenienti dal settore manutentivo, la qualifica di operatore di esercizio, peraltro attribuendo agli stessi il parametro 158 in aperta violazione di quanto espressamente previsto dal vigente CCNL che prevede l’acquisizione del parametro solo dopo l’espletamento di almeno 8 anni di guida effettiva. Si fa inoltre presente che violando i più elementari principi della trasparenza, non si conoscono i criteri di scelta con i quali siano stati individuati i suddetti lavoratori né tantomeno l’elenco del personale che avrebbe manifestato interesse all’operazione, producendo apposita istanza.
Un’altra segnalazione riguarda l’utilizzo del telelavoro:
A seguito della situazione pandemica da Covid e dello stato di emergenza proclamato dal Governo, in data 10 novembre 2020 venne sottoscritto un verbale di accordo che attraverso l’istituto del Telelavoro ex art 24 A.N. 28.11.2015, tendeva a ridurre i contatti interpersonali e la diffusione del contagio in alcuni settori aziendali e a precise condizioni.
In ragione del nuovo aggravamento della pandemia da COVID 19 e, facendo seguito alla proroga dello Stato di emergenza al 31 marzo 2022 e delle nuove norme previste dal Governo sullo smart working sia nel settore pubblico che in quello privato, le scriventi Segreterie Regionali hanno chiesto in data 12 gennaio 2022 il ripristino immediato delle disposizioni di servizio già adottate dall’azienda nella prima fase pandemica e di quanto espressamente previsto dal verbale sindacale sottoscritto il 10 novembre 2020, auspicando un incontro sul tema.
In data 18 gennaio 2022 e senza alcuna interlocuzione sindacale, l’azienda ha prodotto l’Ordine di servizio n. 23 con il quale ha disposto unilateralmente il ripristino dell’lstituto del Telelavoro come prestazione facoltativa, nel limite massimo autorizzabile di una giornata a settimana contravvenendo a quanto sancito dall’accordo in parola che invece prevedeva un limite massimo autorizzabile a tre giornate (due con rientro ed una senza rientro).
Infine i sindacati lamentano criticità anche per le selezioni interne per avanzamenti parametrali per complessive 14 figure amministrative e per nuove assunzioni di amministrativi e figure dirigenziali.
In assenza di qualsivoglia confronto e in un contesto nel quale sono evidenti le carenze di personale soprattutto nel settore esercizio (autisti, macchinisti e capitreno) e nel settore manutentivo in conseguenze delle quali, si stanno quotidianamente sopprimendo corse e servizi pubblici essenziali di trasporto su gomma e su ferro, continuano a proliferare selezioni interne per favorire avanzamenti parametrali di numerose figure amministrative, operazioni che peraltro vanno a sommarsi ad alcune assunzioni già effettuate e ad altre in corso d’opera di ulteriori figure amministrative e di personale dirigente. Inoltre risultano atteggiamenti aziendali in spregio a corrette relazioni industriali ed in violazione del condiviso protocollo siglato in data 25 gennaio 2017.