Trasporti Abruzzo: tutti contro TUA, sciopero il 4 giugno

Le segreterie Regionali Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno indetto uno sciopero del trasporto pubblico locale in Abruzzo per il 4 giugno

I sindacati hanno scritto ai vertici della Regione e inviato un esposto all’autorità di regolazione dei trasporti per stigmatizzare la cronica carenza di personale della TUA, l’azienda di trasporto pubblico regionale.

Di seguito la nota delle segreterie dei sindacati abruzzesi:

“Il trasporto in regione sta affogando in disservizi e taglio di corse, lasciando letteralmente a piedi tanti cittadini, lavoratori, studenti e pendolari. Una situazione di criticità che sta portando parecchi utenti ad utilizzare i propri mezzi privati per spostarsi, soprattutto se devono attenersi ad un orario di lavoro o scolastico. Questo fenomeno è determinato dalla cronica carenza di personale nella TUA S.p.A. e gli utenti sempre più spesso si stanno rivolgendo al numero verde e ai centralini aziendali con vibranti ed accese proteste. L’azienda sta cercando oltretutto di far ricadere la responsabilità di questi pesanti disservizi direttamente sul personale, al quale sono state indirizzate contestazioni disciplinari per il rifiuto di effettuare eccessive ore di straordinario.
I tentativi ormai innumerevoli dei sindacati di convincere l’azienda a fare nuove assunzioni vengono continuamente a scontrarsi contro il muro di indifferenza della dirigenza. Per questi ed altre innumerevoli ragioni è stato indetto uno sciopero del trasporto pubblico per il giorno 4 giugno.”

Anche l’UGL trasporti, in un comunicato firmato dal segretario regionale Gabriele Lupo, critica aspramente la situazione del trasporto pubblico:

“Nell’area metropolitana Chieti-Pescara di TuA saltano le corse. Cittadini infuriati, ma dirifgenza e Cda sono latitanti e chiusi in religioso silenzio. A questo punto TUA non è più alla deriva, ma è una nave che affonda. Da tempo ormai saltano numerose corse in tutto Abruzzo ma, nell’ultima settimana e specialmente nell’area Metropolitana Chieti-Pescara, è un disastro assoluto, l’utenza è infuriata e in alcuni casi deve attendere ore per poter prendere, nella migliore delle ipotesi, la corsa successiva.

Gli autisti vengono aggrediti verbalmente come se fossero la causa dei mali, ma non è così, perché dietro c’è una dirigenza incapace, mediocre, noncurante di coloro che contribuiscono al loro lauto stipendio. TUA è un’Azienda Pubblica Regionale che vive dei contributi dalla Regione Abruzzo e sostenuta dai soldi dei contribuenti, e cosa fanno loro? Per contraccambiare cotanta generosità, TUA li lascia a piedi offrendo loro un servizio che se dicessimo scadente, sarebbe un complimento. L’utenza, ci viene riferito, è stata più volte invitata, dai poveri malcapitati operatori di esercizio, a scrivere all’Azienda dei disservizi che quotidianamente avvengono, ma rispondono che è inutile, perché lo hanno già fatto e mai nessuno di loro è stato degnato di una risposta. TUA dovrebbe offrire un servizio sociale sotto ogni punto di vista, ma qui siamo al menefreghismo e abbandono totale verso studenti, pendolari, lavoratori, anziani. La pessima gestione dirigenziale e manageriale di TUA degli ultimi anni aveva già colpito i lavoratori, ma che ora convergesse anche verso l’utenza non era affatto prevedibile. In tutto questo, la Regione Abruzzo dov’è? Cogliamo l’occasione per lanciare un appello al presidente Marsilio affinché intervenga presso la proprietà, nell’interesse soprattutto dei lavoratori e dei cittadini.”

La risposta di TUA all’UGL Trasporti non si è fatta attendere: ecco la nota dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Tua Spa

“L’UGL inspiegabilmente solleva una polemica sterile, poiché, come dimostrato, priva di ogni fondamento. Il segretario regionale dell’Ugl fa delle considerazioni destituite di ogni fondamento in merito alla Tua cercando di far apparire una situazione talmente critica da aver raggiunto un punto di non ritorno.
Eppure, l’Ugl non cita un numero, non circostanzia nulla in un comunicato stampa nel quale pensa a tutto tranne che ai passeggeri e ai servizi come invece affermato. Insomma, un’uscita scomposta, probabilmente per acquisire un po’ di visibilità.

La stessa Ugl parla di nave alla deriva; in realtà, è proprio la sigla sindacale a sprofondare nel mare magnum della strumentalità, incapace di dare forza, con i fatti, alle considerazioni che prova a fare. Senza motivare niente. Per evitare ulteriori mistificazioni e fornire un’informazione corretta, ecco i numeri. Numeri che, probabilmente, potranno essere sono molti utili al segretario dell’Ugl per evitare, in futuro, affermazioni carenti del benché minimo fondamento.
Nella giornata di ieri, venerdì 24 maggio, nell’area metropolitana, il tasso di assenza è stato del 28 per cento (cioè la somma delle malattie, dei permessi 104, permessi sindacali ed altro degli operatori di esercizio).
Va ricordato, inoltre, il contesto in cui tutti i giorni opera la Tua. Nell’area metropolitana vengono prodotte giornalmente 1535 corse. Nella giornata di venerdì 24 maggio, ne sono saltate 25. Quindi l’1,6 per cento del totale dei servizi nell’area metropolitana, con 23 autisti in meno in servizio a causa delle motivazioni sopra descritte. Nel corso dell’ultima settimana non è saltata nessun’altra corsa.

In generale, il tasso medio di assenza per il personale viaggiante della Tua si attesta intorno al 15 per cento. Va da sé che il dato del 28 per cento di tasso di assenza di venerdì scorso rappresenta una situazione del tutto particolare , tra l’altro gestita con il minimo disagio. Infine, un’ultima considerazione sulla qualità del servizio. La Tua ha supportato, in tempo reale, l’utenza in una situazione di straordinarietà come quella di venerdì scorso”.