A Causa della chiusura totale o parziale della didattica in presenza nelle scuole e la conseguente interruzione dell’attività di trasporto degli alunni, i lavoratori addetti agli scuolabus sono rimasti a casa, senza lavoro, senza stipendio e, senza ammortizzatori sociali.

Nella sola Provincia di Teramo sono oltre 200 gli addetti del trasporto scolastico senza stipendio a causa della pandemia. Per questo motivo la Filt-Cgil Abruzzo-Molise, chiede un intervento risolutivo e immediato alla Regione Abruzzo. Il tutto, è stato detto, dipende dal fatto che molti degli addetti (autisti e assistenti) momentaneamente fermi,  hanno sottoscritto con le imprese che si sono aggiudicate tali servizi per conto delle amministrazioni comunali, contratti di lavoro che prevedono assunzioni part-time a tempo determinato e che, in molti casi, decorrono con l’inizio delle attività scolastiche e quindi a settembre e si concludono in prima battuta alla vigilia delle vacanze natalizie, per poi iniziare con una nuova decorrenza del rapporto di lavoro a far data 7 gennaio fino alla chiusura delle attività didattiche prevista a metà giugno.