Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), Regione Abruzzo e Associazione Ambiente e/è Vita hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per progettare congiuntamente interventi finalizzati a garantire una migliore permeabilità dell’infrastruttura ferroviaria e a salvaguardare la fauna selvatica dagli incidenti connessi all’attraversamento dei binari.
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), Regione Abruzzo e l’Associazione Ambiente e/è Vita hanno firmato un Protocollo di Intesa mirato a promuovere azioni di salvaguardia del patrimonio naturalistico, in particolare delle specie tutelate quali l’Orso Bruno Marsicano.
L’Accordo, valido 7 anni e pari alla durata della programmazione comunitaria, consentirà di pianificare una serie di attività finalizzate a inquadrare il contesto faunistico e infrastrutturale al fine di attuare interventi di miglioramento per garantire una migliore permeabilità dell’infrastruttura ferroviaria sul territorio e delineare le azioni mitigative più adatte a ridurre il tasso di incidentalità dovuto agli attraversamenti faunistici dell’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI.
Le parti lavoreranno in sinergia per pianificare le azioni in funzione ecologica e di sviluppo infrastrutturale, in linea con quanto previsto dal PNRR. L’accordo rientra nell’ambito dello sviluppo e attuazione delle politiche attive disegnate dall’Agenda 2030, nello specifico il 9° Obiettivo di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), e nel rispetto dei principi del Next generation UE e delle linee di indirizzo della Programmazione Comunitaria 2021/2027.
RFI sarà chiamata a svolgere un’analisi delle caratteristiche infrastrutturali delle linee ferroviarie che attraversano il territorio, finalizzata a individuare le zone di rischio nonché a effettuare un’analisi della tipologia e della casistica incidentale, a promuovere specifica istanza al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili per il recepimento del progetto nell’ambito del Contratto di Programma–parte Investimenti e a sviluppare – con le risorse finanziarie che si renderanno disponibili e sulla base delle esigenze funzionali che saranno definite e condivise nel Gruppo di Lavoro – la progettazione degli interventi sull’infrastruttura ferroviaria nazionale.
La Regione Abruzzo si impegnerà a promuovere azioni finalizzate alla concretizzazione degli interventi indicati nelle Linee Guida progettuali e ad assegnare il livello di priorità relativamente alle analisi dei processi autorizzativi. Compito dell’Associazione Ambiente e/è Vita sarà svolgere un’analisi sulla tipologia di fauna coinvolta negli attraversamenti, effettuare azioni di monitoraggio ambientale e territoriale nelle aree a rischio per la fauna per la presenza di infrastrutture ferroviarie e redigere, d’intesa con RFI, Linee Guida per valutare l’efficacia delle misure ove vengano attuate. Nel merito del protocollo il Vice Presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente ha avuto modi di
“Esprimere piena soddisfazione per l’adozione del Protocollo di Intesa, conseguenza di un lungo e fruttuoso lavoro di concertazione, che ha avuto il proficuo apporto di Ambiente e/è Vita, promotrice dell’iniziativa, e la piena disponibilità di RFI che, nel condividere questa programma operativo, ha mostrato, una volta di più, la grande sensibilità ambientale che da sempre caratterizza la società”.
“Inizia ora- ha continuato il Vice Presidente della Regione- una nuova fase di applicazione del modello di sostenibilità competitiva che può regalare ai nostri territori innovativi sistemi di governance e management ed uno sviluppo compatibile e di sostenibilità di prossimità. La Regione è pronta a fare la sua parte e stimolare un’adeguata azione di fundraising per la concretizzazione dei diversi livelli progettuali “.
“L’azione di RFI è intrinsecamente indirizzata allo sviluppo sostenibile del Paese e del suo sistema di mobilità, oltre che alla creazione di valore per la collettività – ha evidenziato il Direttore Produzione Ancona di RFI, competente per il territorio abruzzese, Nicola D’Alessandro. Gli interventi sulla rete ferroviaria sono orientati a garantire un uso razionale delle risorse naturali e a ridurre al minimo gli impatti negativi delle attività sull’ambiente, in tutte le sue componenti, fauna compresa. La centralità dei temi di sostenibilità ambientale è ormai riconosciuta anche nel mondo finanziario. Vale la pena di ricordare che anche per l’accesso ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility è necessario rispettare il principio Do Not Significant Harm (Non arrecare un danno significativo) definito dal regolamento UE 2020/852 che ha istituito un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili. Nell’ambito dei 6 obiettivi ambientali stabiliti dall’art.17 del Regolamento è prevista la protezione della biodiversità e degli ecosistemi.”
“Le interazioni – hanno dichiarato il Segretario Nazionale dell’Associazione Fernando Ferrara ed il Segretario Regionale Abruzzo Patrizio Schiazza – fra la fauna selvatica e le attività antropiche sono continue e spesso conflittuali. In tal senso la presenza di infrastrutture in aree protette nelle quali sono presenti importanti popolazioni di fauna selvatica costituisce un rischio: gli incidenti ferroviari che coinvolgono la fauna sono, infatti, eventi drammatici che devono essere prevenuti nella logica di una rinnovata sensibilità ambientale.”
“Occorreva – ha inoltre proseguito la componente del Consiglio Nazionale e Coordinatrice Scientifica di Ambiente e/è Vita Abruzzo, dr.ssa Silvia Di Paolo – strutturare, quindi, una strategia di intervento capace di contemplare, sul medesimo piano, sia le esigenze alla base della domanda di trasporto e sia la necessità di tutelare il patrimonio faunistico, con un occhio di riguardo all’Orso Bruno Marsicano in Regione Abruzzo. La risposta fornita dal Protocollo, grazie alla immediata e piena disponibilità di RFI e della Regione Abruzzo, va nella direzione giusta: promuove una valutazione ex ante dei risultati a cui tendere, traccia un piano organico di intervento e si muove nella logica di promuovere misure in prevenzione e mitigazione del rischio. Ambiente e/è Vita, nel ringraziare nuovamente gli Interlocutori, esprime quindi grande soddisfazione di aver concorso ad elaborare un Protocollo nel quale il principio cardine è la regolazione e la governance dei processi ambientali e non la risposta ad un’emergenza”.