“Il Tribunale Ecclesiastico non giudica le persone ma l’evento” Don Buzzelli rende noti i numeri e i motivi delle cause di nullità del 2020: su 41 richieste di annullamento 24 già accolte positivamente.
Sono 41 le cause di nullità matrimoniale introdotte nel 2020 che, sommate alle 29 pendenti del 2019, fa 70 casi trattati. È questo il numero reso noto dal Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Pescara-Penne (TED) «che già in questi primi mesi sta lavorando su altri 21 casi – spiega don Maurizio Buzzelli, Presidente del TED. Nonostante il periodo difficile della pandemia e le interruzioni richieste nel tempo del lockdown diverse persone si sono rivolte al nostro servizio. 26 cause sono state già definite con sentenza: 24 affermative, 1 negativa e 1 archiviata e i motivi di nullità riguardano per la maggior parte il grave difetto di discrezione di giudizio o l’incapacità per causa di natura psichica».
Il Tribunale Ecclesiastico di Pescara risponde dal 2018 all’invito di Papa Francesco, che nella lettera apostolica Mitis Iudex Dominus Iesus ha riformato il processo canonico con l’istituzione della procedura breve, e ha chiesto ai vescovi e alle comunità locali di interessarsi in prima persona delle famiglie ferite istituendo anche i Tribunali nelle diocesi.
«Parlare del Tribunale diocesano e delle richieste di nullità matrimoniale è sempre difficile – continua con chiarezza don Buzzelli – Innanzitutto perché tante sentenze risultano affermative per immaturità ed incapacità ad assumere oneri e doveri da parte dei nubendi. Questo ci interpella come Chiesa, ci interroga riguardo alla formazione al Sacramento del Matrimonio e alla verifica della validità dello stesso nell’istruzione prematrimoniale.
Circa la richiesta di nullità ci sono, però, anche altri pregiudizi; si crede che sia qualcosa “che si compra”, che sia un itinerario lunghissimo, o talvolta, non si vuole verificare lo stato del proprio matrimonio perché è, ovviamente, una ferita aperta. Il procedimento giuridico, che in genere si attua in un anno per il processo ordinario e in quattro mesi per la procedura breve, ha un costo, è vero, non altissimo per la verità, di 525 euro per le spese del Tribunale e di somme fissate da 1600 a 3000 per gli avvocati che, generalmente, sono sempre disponibili alle esigenze delle coppie. Dove fosse necessario si può richiedere il gratuito patrocinio come accaduto per 8 delle 31 sentenze pubblicate l’anno scorso. Contattare il Tribunale per una consulenza e per la valutazione sull’opportunità di iniziare l’iter per la dichiarazione di nullità è sempre gratuito, ma direi necessario per una questione di coscienza, per poter partecipare in modo più sereno alla vita della Chiesa. Il tribunale Ecclesiastico non giudica le persone, ma l’evento».