200 in Abruzzo, 1.500 in Italia, qualcuno li definisce i fantasmi dei tribunali: sono i fonici, trascrittori e stenotipisti, coloro che svolgono un ruolo fondamentale di trascrizione di tutto ciò che avviene all’interno di un processo, sistemano le parti incomprensibili e revisionano le bozze, in sostanza si occupano della documentazione degli atti processuali. Oggi per loro una giornata di sciopero
Lavoratrici e lavoratori in appalto per ditte esterne ai quali viene applicato il contratto nazionale dei servizi di pulizia e multiservizi. La riforma Cartabia mette fortemente a rischio le loro funzioni tra automatizzazione e nessun riferimento alla loro stabilizzazione. Per questo Filcams Cgil Abruzzo e Molise ha indetto per oggi una giornata di sciopero in tutti i tribunali per porre l’attenzione su quella che rischia di essere una vera e propria vertenza e che, in caso di inasprimento, potrebbe portare al blocco delle attività all’interno dei Palazzi di Giustizia.
“In base alla Riforma Cartabia – ci spiega Debora Di Lauro della Filcams Cgil – le nostre funzioni dovrebbero essere sostituite da un impianto che dovrebbe registrare e trascrivere in automatico gli atti eliminando il fattore umano, capace di correggere a volo determinate imprecisioni, limitando gli omissis e decodificando le parti incomprensibili, andando a mortificare 20 anni di professionalità acquisita sul campo.”
C’é poi il tema della ‘precarizzazione’ con un inquadramento contrattuale per nulla congruo con quelle che sono le funzioni di questi lavoratori tra i pochi che gravitano nel vasto mondo del personale alle dipendenze del Ministero della Giustizia, ma che fanno riferimento a ditte esterne che rinnovano gli appalti ogni due anni: “Chiediamo l’internalizzazione – dice ancora la Di Lauro – lavoriamo a stretto contatto con giudici, magistrati, avvocati, cancellieri ma siamo costretti a subire un trattamento contrattuale precario e senza alcuna certezza.”