Il caldo torrido anche in Abruzzo sta mettendo a rischio la salute di alcuni lavoratori. Appello alla Regione di Cgil, Cisl e Uil
Chi lavora all’aperto sia nei campi che nei cantieri, in questi giorni, rischia tachicardia, disidratazione, cali di pressione e malori a causa delle elevate temperature. Con una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione un’ordinanza che preveda di interrompere le attività in quei settori – edile e agricolo in primis – qualora il caldo eccessivo dovesse mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori.
I sindacati lanciano un appello affinché venga adottata la normativa che prevede di fermare i cantieri, in caso di situazioni di disagio, e venga garantita la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nei settori più esposti.
C’è già circolare dell’Inps che prevede in ricorso alla cassa integrazione quando la temperatura supera i 35 gradi centigradi, anche solo percepiti, e non c’è la possibilità di operare in luoghi protetti dal sole.