Lo scorso 21 ottobre il Gup del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo ha assolto l’ODV Life Pescara ed il suo rappresentante legale dell’epoca, Manuel Castellano, dall’accusa di truffa aggravata nei confronti della Asl di Pescara.
La vicenda rimbalzò sulle cronache locali nell’aprile del 2019. A seguito di indagini condotte dalla Guardia di Finanza, emerse un’ipotesi di truffa aggravata ai danni della Asl di Pescara, da parte dell’ODV Life, associazione specializzata in servizi di trasporto in ambito sanitario. Secondo l’accusa l’allora Life Pescara Onlus ed il rappresentante legale dell’epoca Manuel Castellano, avrebbero, con raggiri ed artifici, simulato l’avvenuta esecuzione di un numero di servizi di trasporto superiore a quello reale, inducendo in errore l’Asl di Pescara in ordine alle prestazioni effettivamente erogate in favore dell’utenza, procurato indebitamente alla Life l’ingiusto profitto di importo pari, complessivamente, a 41.702,92 euro, in danno alla stessa Asl. Tra le accuse specifiche, mosse nei confronti della Life, il calcolo dei viaggi in relazione a ciascun paziente, anche se in realtà era svolto nei confronti di più persone congiuntamente. La richiesta di pagamento per un numero di trasporti maggiore rispetto alle terapie erogate e perfino il pagamento per il trasporto effettuato a beneficio di un soggetto già deceduto. Sempre secondo quanto riscontrato dagli agenti della Guardia di Finanza, i veicoli utilizzati in tutti i viaggi contestati, sarebbero stati indicati da due targhe specifiche nel prospetto della rendicontazione per la liquidazione mensile. Lo scorso 21 ottobre il Gup Antonella Di Carlo ha accolto in pieno la tesi difensiva dei legali Maurizio Mililli ed Emiliano Palucci, secondo la quale l’ipotesi di truffa contestata, fosse frutto di un equivoco di fondo, consistito nel ritenere che l’indicazione della targa, nel prospetto mensile di liquidazione, individuasse il mezzo materialmente utilizzato per il trasporto dei vari pazienti. In realtà la targa indicata attestava solo il tipo di veicolo (ambulanza o autovettura) utilizzato per il trasporto, sulla base delle indicazioni provenienti dalla Asl in relazione alle condizioni cliniche del paziente. Ad irrobustire questa tesi anche le testimonianze raccolte in udienza dalla totalità degli utenti che hanno usufruito del servizio. All’esito del giudizio abbreviato, è rimasto definitivamente accertato che la Life Pescara ha correttamente eseguito il servizio di trasporto rispettando i termini della convezione e, in ogni caso, non ha posto in essere alcun artificio e/o raggiro idoneo ad indurre in errore la Asl, con conseguente impossibilità di ritenere integrati gli estremi dell’ipotizzato reato di truffa. Per queste ragioni Manuel Castellano è stato assolto perché il fatto non sussiste, ed è stato rilevato il non luogo a procedere nei confronti della Life:
“Questi aspetti – precisa l’avvocato Maurizio Mililli – erano già stati evidenziati da parte nostra nella fase delle indagini, ma la Guardia di Finanza non le ha ritenuti validi, limitandosi ad accertare i fatti attraverso i rilevamenti cartolari su Google degli spostamenti, piuttosto che svolgere attività di pedinamento. Questa sentenza riabilita in senso assoluto la Life, ed invita anche chi in questi mesi ha gettato fango su questa associazione, qualche politico ed ovviamente diversi competitors, a rivedere le proprie posizioni.”