Fingendosi impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o Carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare un debito per il “ritiro” di un pacco
O che un figlio aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e quindi, per “sistemare” le cose, sarebbe stato necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito, un complice passava a prelevare quanto richiesto a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con i propri familiari, scoprivano il raggiro. Ma la truffa agli anziani stavolta è stata fermata dalla Procura della Repubblica di
Pescara: i Carabinieri della Compagnia di Penne hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Pescara, nei confronti di 2 persone, un 19enne ed un 24enne, pregiudicati, entrambi gravemente indiziati di essere responsabili di “truffe” in danno di persone anziane.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Penne, dirette dalla Procura della Repubblica di Pescara, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in relazione al coinvolgimento dei 2 giovani nella commissione di truffe in danno di persone anziane residenti nella Provincia di Pescara, acquisendo indizi di colpevolezza a carico dei due arrestati in merito ad episodi consumati nel comune di Penne lo scorso settembre. La modalità esecutiva era sempre la stessa. I due, in concorso tra loro, avevano contattato telefonicamente un’anziana del posto dicendole di appartenere alle Forze dell’Ordine ed informandola che sua figlia aveva avuto un incidente stradale: aveva investito un uomo rischiando il carcere e per evitare ciò doveva corrispondere la somma di 8.000 euro. La truffa non veniva consumata perché l’anziana 75enne, grazie anche alle numerose campagne d’informazione effettuate dall’Arma dei Carabinieri e dalla Prefettura di Pescara, interrompeva la comunicazione e telefonava ai Carabinieri di Penne. Nella stessa giornata, con lo stesso modus operandi, i due arrestati, avevano inoltre consumato una truffa ai danni di una donna 82enne, facendosi consegnare 4.200 euro, denaro poi
recuperato dai Carabinieri e restituito alla vittima.