Uno statuto revisionato, un codice etico mai avuto prima, l’assunzione di tre collaboratori e poi migliaia di spettatori che hanno partecipato agli spettacoli del cartellone 2015/2016 del Teatro stabile d’Abruzzo.
Di 2 milioni e mezzo il giro d’affari del Tsa, che si conferma anche come realtà in grado di produrre ricchezza sul territorio, una macchina che produce arte e cultura, ma che fa girare anche l’economia. Un bilancio chiuso in pareggio quest’anno, che ha permesso di ottenere finanziamenti importanti sulla progettualità. Il teatro stabile abruzzese cambia forma con la gestione manageriale di Nathalie Dompé, apre ai privati sul modello Scala di Milano e si concentra su una produzione artistica di alta qualità che colpisce nel segno anche nei tour fuori regione, come sta succedendo in questi giorni a Verona con lo spettacolo “Romeo e Giulietta”, e come è accaduto a New York. I risultati di questo anno di attività sono stati illustrati questa mattina alla presenza anche del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli e dell’assessore comunale alla Cultura, Betty Leone.
Entro la fine del 2017 il teatro stabile tornarà finalmente a casa, nella sua sede in piazza del teatro comunale.