Due piani sui quali lavorare: nazionale e regionale investendo sui giovani. Il progetto di Giorgio Pasotti, neo direttore del Teatro Stabile, presentato in conferenza on line oggi
Giorgio Pasotti è il nuovo direttore artistico del Teatro Stabile che prende il posto di un grandissimo Simone Cristicchi che il Tsa ha voluto ringraziare è che resterà comunque accanto all’Aquila.
In un momento difficilissimo per gli operatori dello spettacolo come per gli altri settori la presentazione è avvenuta on line.
A parlare per prima è stata la vice presidente del Tsa Rita Centofanti in sostituzione di Pietrangelo Buttafuoco che ha sottolineato come il teatro sia delle relazioni, del contatto diretto tra attori e spettatori e nessuna forma tecnologica lo può sostituire.
Il nuovo inizio per noi si chiama Giorgio Pasotti, ha detto la Centofanti che fa parte di una generazione dei giovani attori. Non il curriculum importantissimo ma soprattutto ci ha colpito l’aspetto umano e la sua sensibilità, ha sostenuto la vice presidente.
Dopo di lei la parola a Pasotti. Orgoglioso di ricoprire questo ruolo in un ente prestigioso – ha detto – indicando alcuni temi che saranno per lui fondamentali. Si lavorerá su un piano nazionale con produzioni di alto livello anche in co-produzione con altri teatri investendo su giovani interpreti e altre figure professionali e su un piano regionale collaborando con altre compagnie e allargando la platea delle associazioni tenendo alta l’asticella della qualità. Pasotti insomma punterà sui giovani.
Obiettivo è riportare il Tsa ai fasti e al livello che aveva quando c’era il compianto Gigi Proietti, per il teatro ma soprattutto per la città dell’Aquila.
Giorgio Pasotti è stato ospite in estate della Perdonanza Celestiniana ed è molto legato all’Abruzzo, legame nato e consolidato negli ultimi dieci anni sia dal punto di vista privato che professionale. Mi sento molto vicino a voi, anche se sono bergamasco, mi sono innamorato della vostra terra anche per una storia che considero in comune.
In collegamento pure il presidente della Regione Marco Marsilio. Il sindaco Pierluigi Biondi, nel suo dare il benvenuto a Pasotti, ha ricordato Gigi Proietti e il fatto che L’Aquila sia tra le dieci finaliste candidate a capitale della cultura. In un momento di grande crisi sanitaria può sembrare fuori luogo e offensiva in qualche modo questa cosa, fa presente, ma il nostro dossier è ancorato alla situazione che viviamo, parla di cura, di risanamento benché la città si stia liberando pian piano dalla narrazione del terremoto e stia sempre più aprendo alla rinascita.