“La Costa dei Trabocchi si candida a diventare uno dei luoghi di punta di una stagione che promette numeri importanti”. Ne è convinta FederPate-Confesercenti l’associazione che rappresenta le guide, gli accompagnatori e le altre figure specializzate nel turismo esperienziale.
“Mentre cresce l’interesse dei turisti verso i luoghi nei quali è possibile spostarsi senza l’auto privata, abbiamo chiesto ai gestori del servizio di trasporto dei turisti ‘Costa dei Trabocchi Mob’ di confrontarci su una rivisitazione di alcuni aspetti logistici e organizzativi”. Al lavoro, in vista della ormai imminente stagione estiva, FederPate-Confesercenti: voce associativa di guide, accompagnatori e tutte le altre figure specializzate nel cosiddetto turismo esperienziale.
La nuova frontiera turistica è, del resto, quella che ruota intorno al “come mi fai sentire in vacanza da te” piuttosto che l’ormai superato “cosa mi dai”. Non è un caso se oggi il fattore umano, persone con le loro usanze e abitudini, attrae più turisti dei monumenti e delle bellezze naturali. Un recente studio dice che il 33% degli europei chiede di essere protagonista e non più solo spettatore. Durante la vacanza esperenziale il turista impara qualcosa, allarga i propri orizzonti, torna a casa non soltanto con le foto di tramonti e dipinti bensì con un bagaglio di ricordi ed emozioni di un’esperienza, appunto. Si viaggia sempre più per apprendere, immergersi in momenti di vita quotidiana e partecipare ad attività. Uno stile di vacanza che ben si addice alla terra d’Abruzzo più in generale e certamente all’offerta della Costa dei Trabocchi.
«La raggiungibilità di un luogo è fondamentale nella possibilità di promuoverlo e potenziarne la fruizione – spiegano Paolo Setta, presidente regionale di Federpate-Confesercenti, e la referente territoriale Tiziana Dicembre – e sta crescendo anche il numero di persone interessate a utilizzare sempre meno l’automobile privata negli spostamenti in vacanza. La nostra richiesta di incontro parte dalla considerazione che un luogo come l’abbazia di San Giovanni in Venere, meta suggestiva sempre più richiesta, non sia servito da una fermata dedicata ma da una che dista circa 1400 metri. La nostra sarà una proposta costruttiva perché restiamo convinti che più punti di vista, come quello dei professionisti del turismo esperienziale, possano contribuire alla definizione di un servizio nato da poco e che può diventare una buona prassi».