Anche in Abruzzo non si ferma la macchina della solidarietà verso la popolazione dell’Ucraina. L’Associazione Culturale Cristiana Italo Ucraina-Roma, ha infatti organizzato anche a Pescara la raccolta di medicinali da spedire in Ucraina per l’emergenza venutasi a creare negli ultimi giorni.
“Servono – spiega il coordinatore dell’associazione per l’Abruzzo Carlo Sanvitale – prevalentemente antinfiammatori, antibiotici, emostasi, garze, bende, sistemi endovenosi, siringhe. Per tutti coloro che vorranno contribuire siamo presso il parcheggio vicino alla stazione centrale di Pescara dove si raccolgono la Domenica i pullmini Ucraini. Per informazioni si prega di contattare i
responsabili dell’Associazione per l’Abruzzo. Già oggi abbiamo il primo corriere in partenza per consegnare gli aiuti che faranno la prima tappa a Leopoli. Le organizzazioni umanitarie e
sanitarie ci hanno chiesto sopratutto medicinali perché per i feriti militari e civili Altre associazioni Non pensavamo di ricevere tanta solidarietà. Famiglie abruzzesi hanno messo a disposizione anche degli alloggi per gli ucraini che stanno arrivando. Nei prossimi giorni organizzeremo tramite la sede centrale di Roma credo altri punti di aiuto in Abruzzo”.
Guerra in Ucraina, Sara Marcozzi: “Il Consiglio regionale offrirà uno spazio dove organizzare una raccolta di beni di prima necessità per il popolo Ucraino”.
“Le immagini che arrivano dall’Ucraina, le notizie che leggiamo dagli organi di informazione e la conta dei morti che gli attacchi stanno causando non possono lasciarci indifferenti. Voglio esprimere la massima solidarietà nei confronti del popolo ucraino e di tutti i cittadini ucraini che si trovano in Abruzzo e aspettano, col fiato sospeso, notizie dai propri cari. Anche noi possiamo mobilitarci per dare un aiuto alle persone coinvolte in prima persona da questa guerra. Ho proposto al Presidente del Consiglio regionale di mettere disposizione della cittadinanza un locale nel quale raccogliere beni di prima necessità da inviare in Ucraina. La richiesta ha già trovato l’immediata disponibilità del Presidente Sospiri, che ringrazio. Troveremo a stretto giro uno spazio idoneo per iniziare la raccolta il prima possibile. Si tratta di un piccolo gesto di solidarietà nei confronti di un popolo che, in queste drammatiche giornate, non può e non deve rimanere solo. E tutti noi possiamo dare una mano”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.
In bus, con i pullmini e le auto private, alcuni in aereo dai paesi confinanti: stanno arrivando in Italia i primi profughi in fuga dall’Ucraina assediata e nelle Regioni è già scattata la macchina dell’accoglienza, in attesa delle linee guida nazionali e delle decisioni che scaturiranno dal vertice dei ministri riuniti a Bruxelles. Sono già varie decine se non centinaia, soprattutto donne,
anziani, bambini, coloro che sono già arrivati in Italia e che provano a ricongiungersi con familiari. E’ difficile avere numeri certi delle persone che sono riuscite a salire in macchine o pullman e passare le frontiere. Qualcuno sta cercando di prendere un aereo dai Paesi vicini, come la Slovacchia, mentre altri connazionali hanno allacciato contatti con i parenti per raggiungere la penisola, ma sono ancora bloccati. In ogni caso, già domani diverse prefetture, come Bologna e Firenze, hanno convocato riunioni per organizzare concretamente la gestione. E l’Italia, ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è pronta a fare la sua parte: “per me la solidarietà è stato sempre un punto fermo della nostra agenda europea e a maggior ragione ora daremo la massima solidarietà a un popolo che sta soffrendo. L’Italia sarà tra i Paesi” ad applicare questo principio “anche con redistribuzione sui nostri territori”, ha detto il titolare del Viminale a margine del
Consiglio Affari Interni a Bruxelles. Non ci sono ancora flussi organizzati, ma la catena dell’accoglienza è in moto, attraverso canali informali, spontanei.
Ucraina: famiglia ucraina arrivata a Pescara nella notte
Una delle primissime famiglie ucraine arrivate in Abruzzo da questa notte è a Pescara dov’è questa mattina è stata ospitata dal gruppo dell’Udc di Palazzo di Città guidato da Massimiliano Pignoli. A Pescara dopo un viaggio lunghissimo in auto, sono arrivati Bozhena 32 anni, con i suoi due figli gemelli di 4 anni e la sorella 13enne. “Ad accoglierli alla dogana della Romania – spiega il papà Valerio che lavora in Italia – sono andato io dopo che mia moglie con la sorella e i bambini era partita in macchina da Černivci che è una città dell’Ucraina, capoluogo dell’oblast’ omonima, nella
Bucovina del Nord, nella regione occidentale del Paese. Alla frontiera romena di Siret – spiega l’uomo grazie alla traduzione della suocera che vive in Italia da molti anni – ho riabbracciato mia moglie e i miei figli. Alla frontiera romena c’era una fila incredibile di persone e auto in uscita dal Paese. Abbiamo dovuto attendere quasi 24 ore per passare. Orasiamo in Italia e siamo felici perché la situazione in Ucraina è sempre più difficile”. Il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli si sta occupando di dare una sistemazione a questa famiglia: “Questa è Pescara. Una città solidale e accogliente che lavora per l’integrazione. Ora dobbiamo pensare a dare un alloggio a questa donna con la sorella minorenne e due figli di 4 anni. Ho già contattato il
sindaco Masci e il presidente del Consiglio Comunale e ovviamente l’assessore all’Ascolto del Disagio Sociale che farà da tramite con le Politiche Sociali che si occuperanno di trovare loro una sistemazione”.
IL COMUNE DI VASTO VICINO ALLA POPOLAZIONE UCRAINA
Approvazione unanime in Consiglio Comunale per una risoluzione urgente. “Una bella pagina di condivisione quella che l’Assise Civica ha vissuto quest’oggi, nell’approvare una risoluzione urgente che non si limita a condannare l’attacco bellico messo in atto dalla Russia, ma soprattutto a dimostrare concreta solidarietà al popolo ucraino non solo per simboli ma fattivamente attraverso la piena disponibilità ad aderire al sistema di accoglienza dei profughi che l’Unione Europea sta redigendo”. Queste le dichiarazioni del sindaco di Vasto Francesco Menna, a margine degli odierni lavori del Consiglio Comunale. “Vasto è una comunità dal cuore grande – prosegue il sindaco – e la sincera partecipazione alle tristi vicende che stanno vivendo in questi giorni i nostri fratelli ucraini lo dimostra: il Comune concorrerà a promuovere le tante iniziative spontanee di solidarietà che si stanno mettendo in atto al pari di come sostiene la comunità ucraina residente in città.” “Sono particolarmente felice – ha concluso il primo cittadino – di aver visto approvato il mio emendamento che proponeva l’adesione del nostro Comune – punto di riferimento per la qualità delle forme di integrazione realizzate con il sistema S.P.R.A.R. – all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. È un atto di civiltà di cui andare fieri.” All’esito della risoluzione approvata verrà issata su Palazzo di Città la bandiera dell’Ucraina, i cui colori illumineranno uno dei principali monumenti cittadini.
PIGNOLI SULLA MANIFESTAZIONE DI IERI A PESCARA HA AFFERMATO: “VICINANZA AL POPOLO UCRAINO. GRANDE MANIFESTAZIONE A PESCARA. ORA AL LAVORO PER GLI AIUTI ”.
“A Pescara abbiamo voluto mandare un segnale di grande vicinanza e amicizia al popolo ucraino”. Così il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli al termine della manifestazione che si è tenuta in Piazza Sacro Cuore a Pescara. “Oggi c’erano quasi 500 persone in piazza con una cinquantina di aderenti all’Udc e tanti cittadini pescaresi e molti ucraini che vivono e lavorano nella nostra città e nella nostra regione e che in maniera silenziosa ma con grande commozione, ma anche grande dignità hanno voluto ricordare quello che sta accadendo in queste ore in Ucraina con una guerra dolorosa soprattutto per la popolazione civile. Oggi gli ucraini hanno voluto ancora una volta gridare il loro dolore e chiedere la vicinanza non sono a parole degli italiani, degli abruzzesi e dei pescaresi. Per questo – ha proseguito Pignoli – ora dopo questa manifestazione e passeremo alla seconda fase con la raccolta dei beni di prima necessità e di quanto occorre in Ucraina e che le due presidenti Alerhush Kateryna dell’associazione interculturale ucraina ” nessuno escluso” e Solovyova Larysa di Anolf Pescara faranno arrivare nel loro Paese. Di quello che occorre e di quello che ci sarà da raccogliere parleremo nel corso di un incontro con la stampa che organizzeremo nei prossimi giorni con le due associazioni”.
Teramo si prepara ad accogliere i profughi
Il consiglio comunale di Teramo riunito al Parco della Scienza, si è aperto con un pensiero rivolto all’Ucraina. A sollevare la riflessione su quanto sta accadendo in Europa in questi giorni il presidente del consiglio Alberto Melarangelo, che ha ribadito la necessità di ritrovare la pace. Intanto il Comune di Teramo si prepara ad accogliere i profughi ucraini, con il sindaco e presidente Anci Gianguido D’Alberto che si farà parte attiva per creare una rete tra tutti comuni abruzzesi, dove la comunità ucraina è presente con numeri importanti, al fine di creare un sistema condiviso di accoglienza.
Nelle prossime ore il sindaco di Teramo e presidente Anci promuoverà l’apertura di uno sportello sociale per la pace, per raccogliere le disponibilità di privati a mettere in campo, in collaborazione con i comuni, una rete di accoglienza oltre che le disponibilità a organizzare una raccolta di cibi a lunga conservazione, medicine e beni di prima necessità da inviare in Ucraina. “I sindaci, anche in questa emergenza, saranno in prima linea – conclude il primo cittadino – e come presidente Anci cercherò di promuovere una rete regionale di accoglienza e sostegno ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra”.